Noi tifosi non capiamo di calcio, su questo concordo con Kolarov, ma va tutto a vantaggio della passione incosciente, quella che ci fa sostenere, sempre e comunque i colori giallorossi. Siamo tifosi sempre, anche stasera mentre rischiamo di essere messi fuori dal gioco di vertice da quello Spalletti, richiamato a Roma da una società che voleva mettere fuori proprio il Capitano. Ci sono riusciti alla fine e c’è chi dice che Spalletti goda ancora di nostalgici sostenitori a Roma, ma io non ci credo. Non è possibile, proprio perchè il nostro tifo è totale, assoluto e sappiamo che è nei momenti più difficili che si deve mostrare il carattere giallorosso.
Allora, nonostante gli infortuni e le lacune, l’unica possibilità questa sera all’Olimpico è scendere in campo con il sangue agli occhi. Tocca a Eusebio scegliere gli uomini e vale la pena, nonostante le critiche pilotate anche da lontano, di avere fiducia in lui. Non ci restano molti romanisti in giro a disposizione e la storia che l’allenatore debba diventare il capro espiatorio non mi convince. Succede, quando la squadra non reagisce, non dobbiamo permettere che succeda per scontare i disastri della società.