“Non entro nel merito delle cose che ha detto, è una buona intervista. Quello che discuto è l’atteggiamento che Giovanni tiene nei confronti di chi l’ha preceduto. Fa sempre così, non è la prima volta. […] Quell’io io io, possibile che lui non abbia mai commesso errori? Da dirigente sono sempre stato al mio posto, anche se non ho taciuto quando qualcosa non mi andava bene. Te lo dice uno che ha un’anima sindacale“.
Può chiarire la sua posizione sul calcio? “Il calcio può fare quello che vuole in piena autonomia. Su un punto Giovanni ha pienamente ragione: non è il calcio a finanziare lo sport, c’è una legge dello Stato, attenzione perché entriamo nel campo del costituzionale. Le varie federazioni hanno differenti identità e specificità, così uso un termine caro a Gravina. Se la Serie A ripartirà a giugno io mi piazzerò davanti alla tv”.
Lei è per la ripartenza del campionato o no? “Il calcio sa bene cosa deve fare, è un mondo che ho amato e che amo, il ricordi Italia ’90 è tra i più belli della mia carriera. Autonomia decisionale con la a maiuscola”. (…)
FONTE: Il Corriere dello Sport – I. Zazzaroni