Il premio per la profezia del mese è a senso unico: vince il Principe, al secolo Giuseppe Giannini, che prima della partita aveva detto: «Due uomini decisivi saranno Salah e Florenzi». Proprio vero, è il Napoli potrebbe confermare. I sorrisi delle due frecce di destra della Roma, infatti, sono giganteschi, se non fosse che gli acciacchi – di cui parleremo dopo – non gettassero un po’ d’acqua sull’entusiasmo generale giallorosso.
AMBIZIONE – Ma l’egiziano stavolta è incontenibile. «Vogliamo ridurre lo svantaggio dalla Juve, tutti pensiamo di poterla raggiungere e soprattutto desideriamo finalmente vincere qualcosa. Anzi, visto che i giocatori forti che abbiamo, dobbiamo vincere: per la città, per i tifosi e per noi». Santificata la coppia con Dzeko («Andiamo bene insieme: lui ha già fatto 7 gol ed è molto importante per noi»), Salah racconta la sfida. «Questa partita era molto importante, in palio c’erano tre punti pesanti. È la migliore delle prestazioni che abbiamo fatto in trasferta, dobbiamo continuare così. La palla rubata a Koulibaly per il primo gol? Eravamo tutti molto concentrati: dovevamo vincere e lo abbiamo fatto. L’avevamo preparata in questo modo ed è andata così, nonostante le assenze dei titolari. Chi è andato in campo ha risposto alla grande. Su un campo difficile, contro una squadra forte e senza i nostri tifosi siamo riusciti a fare un grande match e a portare a casa tre punti fondamentali. Non so se sia la partita della svolta, non credo. Dobbiamo pensare match dopo match, Roma è un ambiente particolare: oggi sei da scudetto e domani da quinto posto».
MARZIANO ALLO STADIO – E allora la palla passa proprio all’azzurro. «Noi l’anti-Juve? Dobbiamo giocare ancora tante partite come questa per esserlo. Noi dobbiamo essere l’anti-Roma e giocare sempre così perché siamo in grado poi di perdere altre partite non dando il 100%. Siamo una grande squadra ma dobbiamo dimostrarlo tutte le domeniche. Peccato che l’Olimpico non sia così pieno. Ormai si va avanti da un anno: le barriere da temporanee sono diventate definitive . Bisogna fare un altro passo, ai tifosi chiedo di tornare in massa allo stadio altrimenti si parla sempre di gap tra Premier e Serie A. In Inghilterra ci sono tifosi che tifano senza barriere, i tifosi hanno fatto un passo in avanti, adesso speriamo lo facciano anche altri. Io credo che se adesso scende un marziano e vede la situazione pensa: perché solo a Roma ci sono le barriere e in altri stadi no? Serve una soluzione: la società ha fatto quello che doveva, i tifosi sono rientrati allo stadio e non c’è stata violenza quindi ora chi di dovere faccia il suo lavoro e ci ridia i nostri tifosi perché molto spesso trasformano un pareggio in una vittoria. Spero che qualcuno si metta una mano sulla coscienza». Sull’ambiente poi è sincero: «Un giorno sei sulle stelle, un altro l’ultimo uomo sulla terra. Siamo una buona squadra e dobbiamo dimostrarlo in tutte le partite».
TANTI INFORTUNI – Titoli di coda per gli accertamenti che attendono oggi Nainggolan, Peres, Jesus e Perotti. A rischio soprattutto i flessori. In vista dell’Austria Vienna giovedì e del Palermo domenica, si attendono buone notizie. Questa Roma, ora, ha bisogno di volare.