Joaquín Caparrós è un classico del calcio spagnolo. Fa parte del paesaggio LaLiga. Ha iniziato giovanissimo come allenatore. Ora è l’allenatore dell’Armenia. Confinato nella sua casa di Siviglia, controlla 40 calciatori.
Il suo computer e il suo telefono fumano. Connesso 24 ore con il suo assistente, Luci Martín e il direttore sportivo della Federazione, Ginés Meléndez, Joaquín Caparrós non perde un dettaglio di Henrik Mkhitaryan, la sua stella, il giocatore della Roma e i suoi compagni di squadra.
“Mkhitaryan continua ad allenarsi. Gli ho parlato prima di venire qui. È un caro ragazzo al livello sportivo e ha grandissime qualità umane. Ciò che mi piace di questa nazionale è il senso patriottico che tutti hanno nel difendere la squadra e di questo me ne aveva parlato lo stesso Mkhitaryan”.
“Se in questi giorni le partite si fossero giocate normalmente sarei andato a vederlo nel match di Europa League Siviglia-Roma, sebbene già lo conosca”.
“Sono in contatto con un gran numero di giocatori. Una delle prime cose che volevo fare è chiamare tutti i ragazzi convocati e presentarmi, visto che non lo avrei potuto fare personalmente”.
FONTE: efe.com