Con Manolas e/o Vermaelen in salute, la difesa a tre per Genoa–Roma sarebbe quasi una certezza. Il modulo dell’avversario è il 3-4-3, che Juric ha mantenuto dal «maestro» Gasperini. Il campo di Marassi, dove il Grifo ha conquistato 16 dei suoi 23 punti in classifica, è quello in cui la Juve ha preso una solenne «bambola», subendo 3 gol in mezzora. La forza dell’avversario è soprattutto sulle fasce laterali, dove Laxalt e Lazovic garantiscono una fase offensiva di qualità senza dimenticarsi della fase difensiva. Manolas, però, anche ieri si è allenato a parte e Vermalen (edema al soleo del polpaccio sinistro) è sicuramente out per la gara di Marassi, dopo aver fatto il rientro da titolare in campionato, contro il Chievo, il 22 dicembre. Se Spalletti si convincerà della difesa a tre resta la soluzione Juan Jesus. In questo caso, la formazione potrebbe essere: Szczesny; Ruediger, Fazio, Jesus; Bruno Peres, De Rossi, Strootman, Emerson; Nainggolan, Perotti; Dzeko. Juan Jesus, però, non gioca una partita da titolare dal 6 novembre (Roma–Bologna 3-0). Da allora soltanto il recupero del derby e 90’ nella sfida più inutile di tutta la stagione, cioè Astra Giurgiu-Roma di Europa League.
Spalletti potrebbe mantenere la difesa a 4, ma è difficile pensare a un reparto con Bruno Peres e Emerson Palmieri terzini destro e sinistro: troppe le disattenzioni in fase difensiva. E così si ritorna alla necessità di recuperare almeno Manolas, aspettando che Mario Rui possa mettere qualche minuto nelle gambe dopo il lungo infortunio. In ogni caso Stephan El Shaarawy rischia, almeno in partenza, un’altra panchina. Il Faraone è stato il migliore in campo contro il Chievo, ma le assenze di Salah (partito per la Coppa d’Africa) e Iturbe (ieri l’ufficialità del prestito al Torino, contestuale al riscatto anticipato di Iago Falque da parte dei granata) hanno assottigliato il reparto attaccanti. El Shaarawy può essere la carta da giocare in corsa per cambiare la partita.
Sul mercato, la Roma continua a cercare il vice-Salah, ma i tempi rischiano di essere più lunghi di quello che molti tifosi sperano. Spalletti vuole giocatori pronti e non intende mettere in pericolo equilibri di spogliatoio costruiti nel tempo. Jesé è di sicuro il giocatore più esperto tra quelli in lista, ma accetterà un ruolo iniziale di riserva? L’Ajax è pronto a cedere El Ghazi, ma non in prestito. Musonda junior è un talento, ma ha un’esperienza di poco superiore a quella di un Primavera italiano di qualità. Si rischia di prendere un giocatore e di portarlo al punto giusto in concomitanza con il ritorno di Salah. Diverso il discorso a centrocampo, dove un sostituto serve come il pane ma Rincon, che aveva le caratteristiche adatte, è andato alla Juve. Per fortuna Paredes ha recuperato e Florenzi avvicina il rientro. Per preparare al meglio la prima del 2017, da sempre è una «partita trappola», Spalletti ha intensificato il lavoro a Trigoria. In mattinata sessione tattica, simulazione di partita 11 contro 11 e partitella a campo ridotto. Palestra nel pomeriggio, con Vermaelen, Manolas e Florenzi a parte.