Stavolta niente feste o gavettoni, questo Ferragosto sarà molto diverso dagli altri. Da ieri Paulo Dybala è molto più vicino all’Arabia Saudita che non alla Roma. Una vicinanza che può trasformarsi presto in connessione, abbracci, intese. Come quelle che ieri hanno provato a mettere definitivamente in piedi i dirigenti dell’Al-Qadsiah, arrivati a Roma per convincere il gioiello argentino. Un incontro in cui gli arabi hanno fatto lievitare la precedente offerta di 20 milioni a stagione (per tre anni), fino ad arrivare a 25 più bonus. Novel è arrivato a Roma martedì, per poi andare a cenare con Paulo Dybala e affrontare la situazione attuale. E proprio mentre Novel e Dybala erano a cena, in un albergo del centro storico di Roma la Ceo giallorossa Lina Souloukou e il responsabile tecnico Florent Ghisolfi erano al tavolo con Fali Ramadani e con un rappresentante arabo.
Dybala non ha ancora deciso cosa fare e si è preso almeno un paio di giorni per rifletterci su. Ma perché Dybala probabilmente andrà via dalla Roma? Un po’ perché ha capito di aver perso centralità nel progetto della Roma e di De Rossi, che nel suo 4-3-3 vuole esterni di gamba. E poi perché la Joya ha un contratto pesantissimo per le casse giallorosse: 7 milioni di euro che potenzialmente possono diventare anche 9. Nel caso in cui giocasse più o meno 15-16 gare Dybala maturerebbe anche il diritto all’allungamento del contratto fino al 2026. Per la Roma un “rischio”, per Dybala un’opzione. Di certo c’è che con lui la Roma ha sognato davvero.
FONTE: La Gazzetta dello Sport