Con le quattro reti segnate a San Siro la Roma il 7 maggio scorso aveva stabilito il suo record storico di reti stagionali (erano le 110 del 2006/07), con le altre tre rifilate domenica sera alla Juve è andata anche oltre, allargando i suoi confini e arrivando ad un passo dalla storia del calcio italiano. Già, perché con i centri di De Rossi, El Shaarawy e Nainggolan i gol stagionali dei giallorossi salgono a 116: 82 in A, 25 in Euroleague e 9 in Coppa Italia. Meglio di questa Roma spallettiana, infatti, finora hanno fatto solo tre formazioni, di cui due sono davvero ad un tiro di schioppo.
LA RINCORSA – Segnando almeno un gol tra Chievo (sabato pomeriggio) e Genoa (28 maggio) i giallorossi aggancerebbero sul terzo gradino del podio il Torino del 1928/29 (117 gol), siglandone due il Milan del 1949/50 (118). Più su c’è ancora il Torino, ma quello del 1947/48 (125). Rispetto a queste squadre i giallorossi sono in media meno prolifici, avendo giocato finora più partite (52, media-gol di 2,23). Il Torino terzo, quello del 1928/29, girava ad esempio a 3,54 a partita (avendone giocate solo 33). Tutto ciò, però, non sposta la considerazione di base e cioè che la Roma di Spalletti quest’anno è stata un’autentica macchina da gol, a cui si è avvicinata solo il Napoli di Sarri (107 reti stagionali, anche qui superato di un gol il proprio record assoluto che risaliva alla scorsa stagione). E chissà cosa sarebbe potuto succedere se almeno una parte dei legni colpiti in campionato (21, alla media di 0,58 a partita) si fosse tramutato invece in gol.
TRA GOL E OCCASIONI – A Verona, dunque, la Roma avrà anche un motivo in più per andare a caccia di gol, non solo quello di difendere il secondo posto che vale la Champions diretta. Tra l’altro, Spalletti al Bentegodi avrà di nuovo a disposizione anche Edin Dzeko, che ieri era da solo ad allenarsi a Trigoria (nel giorno libero della squadra), dopo che la lesione di primo grado al polpaccio sinistro l’ha costretto a saltare la Juventus. Proprio lui che finora ha segnato 37 gol stagionali (17 quelli invece di Salah, 14 di Nainggolan) e che è il terminale della Roma, dai cui piedi passano quasi tutte le azioni offensive giallorosse: 150 tiri totali (più del doppio rispetto ai 62 di Nainggolan, quello che dopo il bosniaco ha calciato di più in casa Roma) e 36 occasioni create. Non il top, da questo punto di vista, perché quello spetta agli strappi di Salah (71) ed alle accelerazioni dello stesso Nainggolan (65). Sono soprattutto loro due, infatti, gli uomini a cui si affida Spalletti per creare scompiglio tra gli avversari, insieme a Strootman (46) e Perotti (44).
LE PERCENTUALI – E proprio Strootman, un po’ anche a sorpresa, è quello che ha la percentuale realizzativa migliore nella truppa giallorossa, con il 27% del centrocampista olandese che svetta sul 22% di Salah e il 20% di De Rossi e Totti. Su questo dato, ovviamente, influisce la frequenza minore di tiri in porta rispetto – ad esempio – a quella dei vari Dzeko, Salah o Nainggolan. Ma sono dettagli, verrebbe quasi da dire. Nel senso che alla fine conta che la Roma segni e vinca le due partite che mancano. Per la Champions League diretta e, magari, anche per avvicinare quei 125 gol del Torino.