Terza giornata di campionato, all’Olimpico è di scena la Sampdoria. Sulla panchina rossoblù un nuovo tecnico, Marco Giampaolo, una vecchia conoscenza del giocatore della Roma con cui presentiamo la gara di domenica. LeandroParedes, centrocampista argentino classe ’94, lo scorso anno è stato in prestito all’Empoli e proprio Giampaolo ha avuto un peso importantissimo per la sua carriera: “Lo ringrazierò sempre”.
Che allenatore è Marco Giampaolo? “È un grande tecnico e abbiamo avuto un bel rapporto, sono molto contento di ritrovarlo”.
Deve proprio a Giampaolo il merito di aver cambiato ruolo? “Assolutamente sì. È stato lui che, dopo una settimana che ero ad Empoli, mi ha messo al centro del centrocampo. Penso che abbia fatto una scelta giusta e lo devo ringraziare perché mi ha dato tanta fiducia. Ero arrivato per giocare come mezzala o trequar- tista, però lui ha creduto meglio spostarmi. Per fortuna è andata bene e a distanza di qualche tempo credo di aver fatto la scelta giusta e mi sento a mio agio in questo ruolo. Anche se pure mio padre me lo disse in tempi non sospetti…”.
Cosa le disse? “Che il ruolo di regista sarebbe stato il mio in futuro. Giocava a calcio pure lui e non si sbagliò”.
Un modello di riferimento? “Fernando Redondo, argentino come me, è stato tra i più forti nel ruolo”.
Anche la maglia numero 5 è sinonimo di regista sudamericano. “Vero, per questo l’ho scelto e so chequi a Roma lo hanno portato altri centrocampisti come Falcao, Assuncao e Lima”.
La Sampdoria è prima in classifica, sta facendo bene e ha vinto le prime due partite del campionato. Come affronterete la gara? “Con il massimo impegno. È il nostro pensiero principale, pensiamo solo a fare bene domenica. Abbiamo lavorato bene in questi giorni e ce la metteremo tutta”.
Quali sono i loro punti di forza? “Sono un gruppo forte che in attacco ha i suoi elementi migliori. Dobbiamo essere pronti a contrastare tutti i loro giocatori, però dobbiamo pensare più al nostro gioco che al loro”.
Il suo giudizio su Muriel? “Forte, non c’è bisogno che lo dica io. Ma bisogna essere attenti a tutti”.
A Roma ha trovato Spalletti che ha speso belle parole nei suoi confronti, considerandola da subito un elemento importante della squadra. “Mi hanno fatto molto piacere le sue parole, devo ripagare la fiducia che mi ha dato con i miei comportamenti in campo. Dando il massimo”.
Il mister è un allenatore che chiede molto ai suoi giocatori, vero? “Sicuramente ognuno di noi deve dare il massimo per la squadra e anche per l’allenatore”.
Anche con Spalletti sta giocando come mediano davanti alla difesa. È un ruolo che sente suo? “Sì, come ho già detto prima non è molto che gioco in questo ruolo però mi sono trovato bene lo scorso anno e spero di migliorare di partita in partita. Lavorando bene in allenamento posso molto migliorare, e poi per me è molto utile lavorare con i compagni di ruolo che ci sono in squadra”.
C’è un aspetto in cui crede di dover migliorare? “Posso migliorare tanto nell’aspetto difensivo, penso che in questo ruolo si impari ogni giorno”.
Malgrado gli attestati di stima e le dichiarazioni del DG Baldissoni e di Spalletti, durante l’estate il suo nome è stato accostato a tante squadre, eppure lei non ha mai avuto dubbi… “Sì, la mia scelta è sempre stata di rimanere e per fortuna ci sono riuscito”.
Durante la preparazione precampionato abbiamo visto che si è allenato molto nel calciare le punizioni. “Cerco di migliorare ogni giorno con i miei compagni che rimangono a calciare con me per poter fare bene in partita”.
L’abbiamo vista sfidare El Shaarawy. Chi è il più bravo? “Lui è più bravo, ma anche Iturbe è forte. Speriamo di poter realizzare qualche gol su punizione”.
Tra i nuovi acquisti chi l’ha colpita di più? “Sono tutti molto forti, penso che ogni giocatore che è arrivato darà il suo contributo. Spero facciamo bene per loro e per il bene della Roma”.
Siete un bel gruppo di argentini, avete legato? “Siamo in quattro e facciamo gruppo in campo e fuori”.
Con Mario Rui ha giocato insieme lo scorso anno ad Empoli. Purtroppo ora è infortunato ma lei che lo conosce bene, che giocatore è? Quanto sarà importante il suo ritorno? “È un giocatore molto forte e mi dispiace che non abbia avuto ancora modo di farsi conoscere. Non ha avuto fortuna e spero possa tornare più forte di prima. Può essere molto utile in campo, ha una personalità forte, e farà molto bene”.
Una sua dote? “Si inserisce bene, ha un buon piede”.
A proposito di giocatori che tornano da un infortunio. Quanto è importante per lei giocare al fianco di un campione come Kevin Strootman? “È davvero molto forte, un bravissimo ragazzo. E sono davvero molto contento di vederlo in campo, sta facendo il suo e spero possa continuare così”.
I compagni di reparto che consigli le danno? “Sono tutti molto gentili con me e mi danno parecchi consigli. Io cerco di fare mio ogni loro indicazione, ho la possibilità di imparare tantissimo”.
La stagione non è iniziata come ci si aspettava, soprattutto pesa l’eliminazione con il Porto. “Sì, insieme al pareggio con il Cagliari erano due risultati che non ci aspettavamo. Però ora bisogna solo guardare avanti, e pensare alla gara contro la Samp”.
La sconfitta con il Porto come l’avete metabolizzata nel gruppo? “L’abbiamo presa male, pensavamo di fare un’altra partita, però ora pensiamo solo al futuro, perché conta solo lavorare e fare bene nelle prossime gare”.
E l’Europa League, quanto conta fare bene? “È molto importante. Dobbiamo cercare di onorarla fino alla fine. Il nostro obiettivo è vincere qualche titolo”.
Dopo la sosta per le nazionali, si riparte e la Roma è attesa subito da un complicato tour de force con 7 partite in poco più di 20 giorni. “Sì dobbiamo farci trovare pronti perché ci sono tante partite in pochi giorni, cercheremo di essere al 100%, sia fisico che mentale”.
Quali sono i suoi obiettivi personali? “Giocare tante partite e vincere qualcosa con questa squadra”.