Il dominio nella regular season è culminato con il matematico primo posto nel girone: tra poche settimane inizierà l'”altro campionato”.
Una stagione ai limiti della perfezione quella della Roma targata Gianluca Falsini. Con il 6-0 di ieri alla Salernitana i giallorossi hanno ufficialmente conquistato il primo posto del girone e adesso le ultime due sfide di regular season, contro Lazio e Frosinone, saranno importanti “solo” come prove generali in vista della fase finale. Fase finale a cui i lupacchiotti arriveranno saltando il primo turno playoff, iniziando la cavalcata tricolore dagli ottavi di finale.
I 51 gol fatti e gli appena 5 subiti la dicono lunga sul cammino di capitan Di Nunzio e compagni, chiamati adesso a giocare un “altro campionato”, come piace chiamarlo a mister Falsini. Ce lo disse lo scorso anno nell’intervista dopo il triplice fischio della finalissima con il Milan: “Si lavora per otto mesi con l’obiettivo di sviluppare nei ragazzi le qualità che hanno, quindi bisogna accettare anche errori e prestazioni non positive. Poi negli ultimi due mesi ci si concentra sulla ricerca della quadratura del cerchio”.
Ciò che porta ora a sbilanciarci, però, è che nella scorsa stagione il gruppo dei 2006 aveva effettivamente bisogno di un certo tipo di lavoro, come dimostrato dai tanti passi falsi durante la regular season diventati un lontano e quasi piacevole ricordo dagli ottavi con l’Inter in poi. I 2007, invece, sembrano andare da soli. Rosa profondissima e interpreti di massima qualità che la scorsa stagione non sono stati sfruttati al meglio da Antonio Rizzo, almeno sotto il profilo dei risultati.
L’Under 16 targata Falsini ha iniziato invece a macinare punti e grandi prestazioni sin da subito, con sole due sconfitte (a Bari e Cosenza) e un pareggio in casa del Frosinone. Il resto tutte vittorie, tutte gare dominate, tutte conferme su quello che potrà essere il cammino della Roma da qui alla fine della stagione. Se vincere è difficile, confermarsi lo è ancor di più: Falsini lo sa bene, ma sa anche di avere un’armata che ha quasi il dovere di ambire alla perfezione assoluta. Per il futuro dei ragazzi e del club. E, chissà, per togliersi un’altra grande soddisfazione a tinte tricolori.
FONTE: Gazzetta Regionale – L. Canicchio