Perché quel nostro amore non avesse fine. Non ce ne vorrà Baglioni, ma di tutta la sua splendida “Mille giorni di te e di me”, oltre al titolo, oggi decidiamo di prendere solo questa frase, l’unica con un possibile risvolto positivo, nel racconto della fine di un amore. Perché da romanisti, quali siamo per nascita e statuto, l’augurio è che il traguardo che celebriamo sia soltanto un nuovo inizio della storia tra Mile Svilar e la Roma.
Esattamente 1.000 giorni fa, il 1° luglio del 2022, quando la città viveva la lunga estate del dopo Conference e che avrebbe portato di lì a poco Dybala a Trigoria (in bocca al lupo a Paulo, tornato ieri dall’intervento riuscito a Londra), la Roma annunciava l’ingaggio di Svilar. A parametro zero, senza alcun esborso economico se non l’impegno per il milione l’anno pattuito come stipendio, dopo che il contratto del classe ’99 con il Benfica era arrivato a scadenza a fine giugno. La storia poi ha dato il giusto peso a quell’operazione condotta dall’allora General Manager, Tiago Pinto, che aveva avuto modo di conoscere Mile proprio in Portogallo. (…)
Anche se per comprendere il reale valore di Svilar ci è voluto un po’ di tempo. Un anno e mezzo, più o meno, visto che una volta sbarcato al Bernardini Mile ha dovuto accettare il ruolo da vice di Rui Patricio che, a proposito dell’estate del 2022, veniva ancora celebrato tra gli eroi di Tirana. Le prestazioni di Rui, però, col passare dei mesi andarono in calo, fino alla scelta anticipata da Mourinho nella sua ultima gara sulla panchina della Roma (la sconfitta a Milano di gennaio 2024) e confermata poi, dopo qualche turno, da De Rossi.
Sotto la guida di DDR è sbocciato definitivamente il talento di Mile, protagonista assoluto della lotteria dei rigori contro il Feyenoord, nella scorsa edizione dell’Europa League, e di una serie infinita di interventi che hanno convinto tutti, fino ad arrivare ai 5 clean sheet nelle ultime 6 gare di campionato (tutte vinte). Insomma, sulla rincorsa europea che potrebbe dare un volto diverso e migliore al futuro romanista, ci sono anche le sue mani.
E nel futuro di Svilar c’è ancora la Roma. Questa la convinzione di tutti, nonostante la trattativa per l’adeguamento contrattuale non sia ancora vicina al traguardo. La scadenza è lontana (giugno 2027), ma lo stipendio è da alzare viste le prestazioni e gli interessi (Bayern Monaco e Chelsea su tutti) che Mile ha attratto. Tanto il club quanto il giocatore vogliono però proseguire insieme, per questo Ghisolfi è pronto a rilanciare rispetto alla prima offerta, avvicinandosi alla richiesta (da 3,5 milioni netti) dell’entourage del serbo. (…)
FONTE: Il Romanista – S. Valdarchi