I tifosi della Roma diserteranno il derby. Sono pochi i biglietti venduti anche dopo l’apertura della vendita libera. Non arrivano a cinquemila i biglietti venduti, un dato bassissimo rispetto agli anni precedenti, anche alla scorsa stagione, quando già era cominciata la protesta delle curve per l’imposizione delle barriere. I gruppi organizzati della curva non hanno cambiato posizione, non vanno, non andranno neppure quei pochi che sono tornati all’Olimpico nelle partite casalinghe. I biglietti venduti riguardano comunque solo la curva sud, sono pochissimi i tagliandi staccati per le tribune. Se il trend resta questo nei prossimi giorni, non saranno più di settemila, al massimo ottomila i tifosi della Roma. Dipenderà da diversi fattori. Lo spettacolo potrebbe essere desolante, anche più della passata stagione. La trasferta in casa della Lazio non “tira” e neppure la distanza ridotta dalla Juve convincerà il grosso dei tifosi a tornare allo stadio. Probabilmente si tratterà del punto più basso di affluenza dei tifosi romanisti per un derby della Capitale.
LA PROTESTA – Resteranno a casa i gruppi organizzati del tifo giallorosso, compatti nella battaglia contro le nuove norme di sicurezza adottate dall’inizio dello scorso campionato nei settori delle curve. La scarsa affluenza ha costretto la società a procedere con la vendita libera partendo da un settore alla volta. Come nella passata stagione al momento è prevista la chiusura dei Distinti sud lato tribuna Tevere e metà della curva sud. Quindi i pochi tifosi romanisti che hanno acquistato il biglietto si concentreranno nei Distinti sud lato tribuna Monte Mario, un’abitudine consolidata nella stagione in corso. Per domani è prevista una riunione per stilare il piano di sicurezza prima della gara. La Questura aveva ipotizzato in un primo momento l’anticipo alle 12.30, ma poi la Lega è riuscita a mantenere l’orario delle 15. La scarsa partecipazione all’evento riduce anche il rischio che le due tifoserie arrivino a contatto.