E quando tutto sembrava perduto, i Friedkin regalarono ai romanisti José Mourinho. Parafrasando la leggenda che volle Dio dare in dono ai francesi la Marsigliese, si può immaginare, sperare, sognare che l’effetto che lo Special One potrà avere sui tifosi sarà qualcosa di paragonabile a un grido di battaglia, una carica – se non con le armi, con le bandiere – una presa non della Bastiglia ma della classifica, di un titolo, di un campionato degno delle aspettative.
Senza cadere nella retorica, l’ingaggio di un grandissimo allenatore, pur se non al suo zenit ma comunque ancora di altissimo livello e straordinario fascino, è il passo che ci si attendeva dopo un anno di lento assestamento ma anche di delusioni. Tutto era troppo grigio, troppo piatto per non immaginare un colpo d’ala. Ed è arrivato. Se sarà l’inizio di una storia grande, lo dirà solo il tempo. Ma il solo fatto che in città sembra arrivata assieme alla speranza l’estate, non può non essere un segnale.
FONTE: Il Corriere della Sera – P. Di Caro