Dunque la Roma, che in Serie A divide il terzo posto con la Lazio, affronterà nelle semifinali di Champions il Liverpool, terzo in Premier a pari merito col Tottenham. Nell’altra gara la quarta della Liga, il Real Madrid, giocherà contro i campioni di Germania da poco confermati del Bayern. Se sommate gli attuali piazzamenti delle quattro semifinaliste, ottenete un numero – 11 – che dimostra quanto sia stata complicata questa stagione, scrive Paolo Condò su “La Gazzetta dello Sport“. Il Real Madrid quest’anno non ha mai corso per la Liga. Una scelta scientifica, vien da pensare, dovuta alle alte aspettative di Cristiano Ronaldo e di gran parte della rosa sul Mondiale.
Riletta a posteriori, anche la stagione della Roma pare pianificata sulla Champions: partenza lenta in agosto, ascesa quasi verticale da settembre a inizio dicembre, lungo passaggio a vuoto invernale, robusta ripresa da febbraio in poi. Se sovrapponete il calendario europeo a quello domestico, scoprirete che i picchi di rendimento coincidono: la squadra è scattata quando avrebbe dovuto pagare le partite ravvicinate, viceversa ha frenato quando il diradarsi degli impegni l’avrebbe dovuta rilanciare. Sarà interessante verificare in futuro il seguito di questa «separazione delle carriere». Questa stagione potrebbe essere l’avvio di una nuova tendenza: o l’uno, o l’altro.