Anche Chierico interviene parlando della semifinale, ormai prossima, tra Liverpool e Roma.
Che cosa ci può dire su quel… Roma- Liverpool? “Si rievocano tanti ricordi, sono state dette tantissime cose, io sono tra quelli che sa come sono andate le cose. A distanza di 34 anni ci accorgiamo quanto è stato difficile per la Roma disputare quella finale, sono passati tanti campioni, ma dopo quella maledetta notte la Roma non è più riuscita ad arrivare a quei livelli. Doveva andare così, anche se il destino ci aveva permesso di giocare nella nostra città. Avevamo tante defezioni e un giocatore importante come Maldera era squalificato. Sarebbe stato anche lui uno dei rigoristi. Pruzzo, nel curarsi troppo con la alimentazione e per la tensione di quella sera ebbe un malore intestinale. La partita rimase sul piano di equilibrio, poche occasioni da entrambe le parti, il Liverpool fece molto possesso palla. Con il passare dei minuti subentrò un po’ di timore. Liedholm diede disposizioni precise il giorno prima. Righetti, aveva 21 anni, io 24, rimanevamo sempre in campo a calciare i rigori. Poi dalla prima lista perdemmo anche Pruzzo e Cerezo, che fu costretto a uscire durante i supplementari per i crampi. Toninho non era uno che si tirava indietro, se lasciò il campo signfiica che non ne aveva più. Al momento di andare ai rigori la lista si dovette ricompilare. C’era chi voleva tirare il rigore e chi no. Io sono rimasto in silenzio, sapevo di essere il quinto rigorista. Purtroppo Falcao non se la sentì, lo disse a Liedholm. Anche Nela non si sentiva in condizione di tirare. Ma era comprensibile. Bruno Conti e Graziani non erano rigoristi, ma si presero la responsabilità. Sono stati da medaglia d’oro. Graziani aveva già sbagliato i rigori con il Torino contro la Roma nelle finali di Coppa Italia. Strukelj, entrato al posto di Cerezo, disse che lo avrebbe potuto tirare. Eravamo in silenzio in mezzo al campo. Uniti e stavamo pregando. Conti e Graziani sono stati due grandi uomini, ma non me la sento di criticare Falcao. Ora ci ritroviamo di nuovo dopo tanti anni contro il Liverpool e spero che la Roma dopo questa impresa con il Barcellona possa vendicarci. Grobbelaar cercò di innervosirci con atteggiamenti indisponenti. Noi confidavamo molto in Tancredi. Sapevamo che era uno specialista. Ma gli inglesi, dopo aver sbagliato il primo rigore, tirarono tutti gli altri sotto al sette, Franco non poté fare niente. Un rigore più è pesante e più è facile sbagliarlo. Penso a De Rossi e penso alla grande responsabilità che si è preso contro il Barcellona. Solo i grandi uomini lo fanno».