La lotta per lo scudetto, molto probabilmente, è finita ieri. Quella per il terzo e quarto posto, che da quest’anno portano diritti in Champions League, resta invece viva anche dopo la giornata del «ciapa no», in cui né Roma né Lazio né Inter (in ordine di classifica) sono riuscite a tirare fuori un solo gol.
Il derby capitolino finisce infatti 0-0 […]. All’ultima giornata ci sarà Lazio-Inter, che rischia di diventare un vero spareggio. Soprattutto se nessuna delle tre troverà continuità: Roma e Inter hanno conquistato solo due punti nelle ultime tre giornate, la Lazio ha fatto meglio (7) ma è incappata in Europa League nel disastro di Salisburgo. […] Alla fine è arrivato un pareggio che sta un po’ meglio alla Roma, che resta avanti per lo scontro diretto, ma lascia la Lazio ancora in corsa. Di Francesco ripresenta la difesa a tre, che era stata la base della straordinaria prestazione in Champions League contro il Barcellona. Florenzi, febbricitante, è sostituito da Bruno Peres. Inzaghi non cambia il 3-5-1-1, anche se dietro a Immobile schiera Felipe Anderson e non Luis Alberto, puntando sulla maggior velocità del brasiliano. Aveva perso il suo primo derby in carriera schierando tre punte e non ha più ripetuto quell’azzardo.
Ne esce una gara «vecchia maniera», che nel primo tempo è più calci che calcio e nella ripresa un concentrato di emozioni perché le squadre, stanchissime, si allungano in campo e fanno saltare schemi e marcature preventive. La Lazio lascia una buona impressione per impegno, con Milinkovic-Savic uomo ovunque e già pronto per i massimi palcoscenici. […] La Roma può recriminare per aver colpito un palo con Bruno Peres nel primo tempo e una traversa con Dzeko nel finale, ma è stata fiammate e non continuità di gioco. Il centravanti bosniaco ha trovato spazio solo quando la Lazio è rimasta in dieci, ma in quei pochi minuti è stato davvero pericolosissimo. […] La volata continua, anche se è più salita che discesa.