Ubaldo Righetti, il 30 maggio del 1984, c’era. E sul dischetto, quel maledetto dischetto sotto la Sud, non si è fatto tradire dall’emozione. Freddo, elegante e lucido. Così come lo è oggi, 34 anni dopo, da opinionista sulle frequenze di Tele Radio Stereo.
La sfida col Liverpool è la rivincita dell’84? “Quella era una finale, non è la stessa cosa anche se ci assomiglia. Sarebbe potuta esserla se fossimo scesi in campo noi. Sicuramente lo sarà per i tifosi che quel giorno erano all’Olimpico, non per gli attuali giocatori, che devono affrontare il doppio confronto con serenità”.
Dalglish, stella del Liverpool del passato, dice che vi sareste dovuti vergognare per aver eliminato in semifinale il Dundee Utd, alludendo al caso Vautrot. Merita una risposta? “Fesserie. Dove sono state le agevolazioni dell’arbitro? Non dicesse sciocchezze. Anzi, il francese ci ha pure annullato 2 reti (di cui una regolare, ndr). Abbiamo meritato di arrivare fino in fondo. Con impegno e grazie alla spinta del nostro pubblico. Mi pare chiaro: la sua è solamente una strategia di comunicazione per innervosire l’ambiente».
Che cosa vi diceva Liedholm nei giorni precedenti la finale? “Poco, come accadeva per le altre partite. Al di là dell’avversario, quella è stata sempre la nostra forza. Andammo in ritiro a Cavalese, vicino Trento, ma si percepiva un po’ di tensione. Comunque, rigori a parte, ce la siamo giocata alla pari”.
Al sorteggio avrebbe preferito evitare i Reds? “Real Madrid e Bayern Monaco, pur avendo valori straordinari, sono squadre che non giocano sulla velocità. Se commetti qualche errore, in un certo senso, puoi tentare di recuperare. Con gli inglesi, purtroppo, è molto più complicato”.
Tecnica e testa: cosa conta di più per andare in finale? “Servono entrambe. Questa squadra ha dei valori importantissimi e lo sta dimostrando”.
Lei come la giocherebbe? “Con aggressività, limitando il più possibile le frecce che hanno davanti. Bisogna far arrivare palloni meno puliti a Salah, aggredendo chi fa gioco”.
Qualcuno sostiene che Fazio ricorda Righetti nel modo di giocare. E’ d’accordo? “Elegante, forte di testa e sa impostare. Come idea sì, ci può stare sicuramente”.