I numeri sono impietosi e la vittoria sull’Inter li conferma in pieno: la Roma ha due facce. Per un attacco che segna più di tutti, ma che è primo pure per tiri, assist, assist vincenti, c’è una difesa che continua a fare acqua. E non lo dicono soltanto i gol subiti (9, più del Palermo e di altre 8 squadre), anche se sono un bell’indizio. Gli uomini cambiano ogni anno e l’amalgama – come sanno tutti tranne lo storico presidente del Catania Massimino – non si compra con le plusvalenze.
RUDIGER CON LA PRIMAVERA, VERMAELEN CORRE Eppure, proprio per la difesa sono in arrivo due nuovi “acquisti”. La sosta sarà una alleata preziosa per recuperare Antonio Rüdiger e Thomas Vermaelen. La loro assenza s’è sentita, il loro ritorno consentirà a Spalletti di rimodellare l’assetto arretrato. Soprattutto il recupero di Rüdiger può cambiare i giallorossi: terzino a destra (come avrebbe dovuto giocare agli europei con la Germania) o centrale al fianco di Manolas, a ricomporre la coppia che nel finale della scorsa stagione aveva dato garanzie a Spalletti. Il tedesco tornerà in campo per un test con la Primavera forse il 22 ottobre, in casa contro il Novara. L’obiettivo può essere tornare a disposizione della prima squadra il 26 ottobre contro il Sassuolo. E chissà che il 30 a Empoli non possa tornare a giocare dall’inizio, in anticipo di qualche giorno sulla previsione di un ritorno a inizio novembre, e a 140 giorni dall’intervento al legamento crociato. Per Vermaelen i tempi potrebbero essere persino più brevi. Già in settimana il belga tornerà a correre sul campo, approfittando del clima più “rilassato” senza l’impegno del match di campionato. Se l’adduttore che ha iniziato a dargli problemi a inizio settembre, proprio durante la sosta precedente, non gli impedirà di forzare, aumenterà i carichi progressivamente per avvicinarsi al rientro. Che potrebbe coincidere con Roma-Palermo del 23 ottobre. Sempre ovviamente che il dolore non si riacutizzi: impossibile, in questo senso, fare previsioni. Soprattutto con un ragazzo che ha trascorso in infermeria 14 mesi negli ultimi due anni.
SPALLETTI: “COVA MENO NERVOSISMO NELLO SPOGLIATOIO” Spalletti invece torna a sorridere, ma ammette che non tutto nelle ultime settimane è filato liscio. Soprattutto nelle stanze più segrete di Trigoria: “Lavorando nella Roma – spiega – dove tutto ti appare amplificato, è importante avere la consapevolezza di aver vinto contro una grandissima squadra. E’ importante poter usare il tempo con più tranquillità per poter sviluppare i nostri obiettivi. Oggi diventa tutto più facile, c’è una serenità maggiore, meno tensione, cova meno nervosismo dentro lo spogliatoio, anche il timbro di voce è più rilassato, più normale. Il fatto è che le sconfitte ti creano tensione, ti creano nervosismo, ti creano dispiacere personale, mentre nelle vittorie non sei mai felice ma solo un po’ più rilassato perché poi le insidie sono sempre lì dietro l’angolo, ma è anche giusto così perché questo è quello che devi fare. Però c’è differenza tra subire una sconfitta e fare una vittoria“