Dalla sala stampa dello stadio Olimpico seguiremo in diretta la classica conferenza stampa per partita. Parleranno Di Francesco e Nainggolan prima della gara di ritorno delle semifinale di Champions League contro
DI FRANCESCO:Differenze tra domani e la gara con il Barcellona? “E’ una squadra totalmente differente come impostazione tattica. Molto meno portata al palleggio e capace di andare in verticale. Dal punto di vista tattico cambia moltissimo, da quello motivazionale niente. Vogliamo fare qualcosa di grande”
NAINGGOLAN: Come arginarli? “Devi chiederlo al mister. Quello che non è andato penso si sia visto, magari non eravamo concentrati per tutti i 90 minuti e in partite del genere ti fanno male se non stai sul pezzo. Bisogna dare il massimo e cercare di ribaltare il risultato”
DI FRANCESCO: Formazione scontata? “Per me non è nulla scontato, mancheranno dei giocatori però sarà una partita importante da approcciare sia in fase difensiva che offensiva. Bisogna fare 3 gol, partiamo da una grande attenzione difensiva, dalla capacità di dare meno profondità agli avversari. Però è un discorso che ha poco senso perché se vuoi fare 3 gol non puoi stare sotto la tua traversa. Strootman difficilmente sarà della partita”.NAINGGOLAN: Resterà a vita nella Roma? “Pensiamo alla partita di domani, non è il momento di parlare del futuro”
DI FRANCESCO: Dovrà correre dei rischi? “Sì, ovviamente sì. Devo dire che il City aveva fatto benissimo all’inizio, però il Liverpool è una squadra pericolosissima, dobbiamo essere bravi a concedere il meno possibile se vogliamo credere in questa rimonta. Noi veniamo a giocare una semifinale di Champions League davanti a 70mila persone e vi aspettate una squadra arrendevole? No, saremo combattivi. Voglio vedere entusiasmo e desiderio di andare oltre l’ostacolo.Sarà assente il secondo di Klopp…
Non mi riguarda. La squadra rimarrà uguale, con storia, che ha investito moltissimo: non farà la differenza la mancanza di un componente dello staff. Non sono cose che ci competono.
Come si batte il Liverpool? “Farei un copia-incolla della prestazione, non solo tecnica ma nella testa e fisica, di quella col Barcellona. Per competere col Liverpool bisogna alzare la prestazione atletica della squadra, far gol il prima possibile per entusiasmare e trascinare il nostro pubblico”
NAINGGOLAN: Con il Liverpool c’è stata differenza come non c’era stata all’andata di Barcellona? “Loro sono stati più continui e noi no. A Barcellona siamo stati continui e il risultato è stato bugiardo, in Inghilterra no. Abbiamo fatto 2 gol che ci permettono di giocarcela, ma non possiamo rifare gli stessi errori” .
DI FRANCESCO: I tifosi della Roma sono fantastici, ma spesso ci sono problemi? “Cattivi” ci sono in tutte le tifoserie. Ho già detto che sono molto vicino a Sean Cox e sono contro ogni forma di violenza, come tutto il nostro ambiente. A Roma ci sono tifosi per bene, per una piccola parte dei tifosi che anche in Inghilterra credo ci siano non possono rovinare uno sport così bello. Faccio un appello: domani venire allo stadio dovrà essere una gioia”.Come sta vivendo dal punto di vista emotivo questa vigilia? Primo anno e semifinale di Champions? “Ci siamo accorti che abbiamo fatto una grande cosa, menomale. Io non mi accontento mai, la nostra ambizione è andare a Kiev Non succederà, ma dobbiamo crederci. Preparo la partita come tutte le altre, ma io sono insieme al grupp, ciò che trasmetto entra nela testa dei calciatori: alcune cose le ho trasmesse e sono contento ma manca ancora qualcosina Oggi farò di più e li convincerò che possiamo fare qualcosa di grande”. Ci possiamo aspettare sorprese tattiche? Magari su Salah… “Non possiamo cambiare tutta la squadra per un giocatore. Ho sentito parlare di difesa a tre e a cinque quando si difende: io dico che l’attenzione di sapere che lui è bravo ad andare in verticale e la capacità di leggere alcune situazioni. Non possiamo mettere tre uomini su di lui”.NAINGGOLAN: Più assist e meno gol dello scorso anno. E poi 25 partite in Champions e nessun gol. Come mai? “Io non vivo per il gol, a me interessa il risultato. Se ho aumentato gli assist ho fatto contento qualcun altro. Rispetto all’anno scorso è cambiata la filosofia di gioco, ma io sono contento. Magari in Champions mi sbloccherò domani”.
DI FRANCESCO: All’andata Klopp gli ha fatto i complimenti perché si è giocato la partita. Al primo anno ci possono stare queste serata per non snaturarti? “Ci possono stare. E’ un bel traguardo per chi fa la Champions per il primo anno, ma non cambia la mia natura. Abbiamo preparato bene la partita, ma durante la gara siamo andati un po’ nel pallone, non tutte le ciambelle escono con il buco. Siamo stati in balia per il Liverpool per 25 minuti, e non può succedere”.NAINGGOLAN: Sei l’unico che all’andata è riuscito a mantenere il controllo mentre alcuni tuoi compagni hanno perso un po’ il filo. Cos’è che può succedere? “Non so, la semifinale, l’emozione… non lo so. Eravamo partiti bene, poi prendi 2 gol prima dell’intervallo, quindi forse questo. Poi magari un giocatore è più forte mentalmente di un altro, ma dopo questa partita siamo più forti e consapevoli. Dobbiamo migliorare tante cose e fare meglio per 95 minuti”.
DI FRANCESCO: Klopp è famoso per il gegenpressing, cosa che vi ha messo in difficoltà. Forse è mancata un po’ di qualità: come si può ovviare a questo problema? “E’ inevitabile che se vuoi giocare per fare gol. L’importante è essere preventivi, ma se giochiamo come a Liverpool andremo in difficoltà. Bisogna sbagliare molto meno. Bisogna mantenere la filosofia sbagliando molto meno. Concediamo pochissimo agli avversari. Abbiamo sofferto di più con l’Atletico, poi abbiamo sofferto sempre meno. Ripetersi non è mai facile, ma con questo pubblico e con questa passione c’è la voglia di fare un altro miracolo per fare quel qualcosa in più che ci è mancato all’andata “.NAINGGOLAN: In Italia tutti si sono emozionati per la vostra impresa con il Barcellona. Vi fa piacere e vi dà emozione questa cosa? “Quando una squadra fa un risultato del genere non conta chi gioca, nessuno si aspettava di fare il 3-0 e si guarda il risultato con occhi diversi. E’ una cosa difficile, ma se succedesse un’altra volta arriveranno tutti i complimenti”.
DI FRANCESCO: La finale del 1984 e il ritorno di Salah sono stati motivi per motivare la squadra? “E’ passato troppo tempo dal quella finale per farlo capire ai giocatori. Parliamo di un altro calcio, un’altra epoca. Oggi i giocatori non si possono legare al 1984 per preparare questa gara. E’ una semifinale di Champions: dobbiamo credere e far crescere il grande senso di appartenenza per chi lavora nella Roma, ma questo esula dal 1984”.Come arriva Dzeko a questa partita? “I giocatori devono sentirsi responsabili. Ancora di più lui, che è uno dei più rappresentativi di questa squadra. Spero faccia il Salah dell’andata che possa determinare la partita, perché uno con le sue qualità deve farlo. Così come Radja che ha detto che domani segnerà almeno un gol”.NAINGGOLAN: Rimarrà a vita a Roma, visti i risultati? “Io sono rimasto qui non perché sapevo che sarei arrivato in semifinale di Champions, ma perché so che vincere qui avrebbe un sapore diverso. Non scelgo la strada più facile, ma se sto bene in un posto non lo voglio lasciare subito. Sono fatto così”.