Questa sera alle 18.10, Klopp e Wijnaldum , risponderanno alle domande dei giornalisti nella conferenza pre gara Roma-Liverpool. Tuttoasroma.it seguirà l’evento con contributi testuali, audio e video.
(KLOPP) Dopo i fatti di Liverpool, quale è il tuo messaggio ai tifosi del Liverpool? “Francamente tutti abbiamo la stessa opinione in merito ad una partita di calcio. Quello che conta è il campo, valgono le regole del campo, tutto quello che succede fuori è off. Dopo una settimana che si è parlato tanto di questo, ed è un bene, dobbiamo far sentire il nostro sostegno alla famiglia di Sean Cox. Spero vivamente che tutti capiscano che in questa magnifica città tutti si godano la città e si godano una fantastica e intensa partita di calcio. Spero davvero che accada ciò domani”.
Che cosa è accaduto col tuo vice? “Il club ha fatto un comunicato ufficiale, non vogliamo aggiungere altro”.
Quanto è importante questa occasione e che emozioni provate? “E’ una grandissima emozione. Siamo ottimisti, siamo felici di essere qui, siamo felici che i ragazzi ci abbiano portato qui con le loro prestazioni. Sono convinto che abbiamo meritato di essere qui oggi, indipendentemente dal risultato sia Roma che Liverpool meriteranno la finale. Noi siamo qui per lottare per i nostri sogni. Vogliamo raggiungere la finale. Ad Anfield abbiamo vinto 5-2, prendendo due gol nel finale, qualcuno era deluso come se avessimo perso. La Roma deve vincere 3-0, è un risultato possibile, ma molto difficile da raggiungere. Domani c’è una partita da giocare, non vediamo l’ora, vogliamo tutti giocare su certi palcoscenici. E’ una grandissima opportunità”.
Il Liverpool è abituato a certe serate, che cosa provi? “Ho già detto varie volte, è fantastica la storia e la tradizione positiva del Liverpool, in particolare qui a Roma. Ma non serve a nulla sapere che i nostri avi hanno vinto qui. Siamo qui per scrivere nuove pagine di storia, non dobbiamo pensare troppo al passato, non c’è bisogno di caricare ulteriormente la partita è già una partita importantissima”.
Queste partite possono sfuggire rapidamente di mano… “Sono partite da cui imparare, è la natura del gioco del calcio. Le partite possono girare in un attimo, spetta a noi essere propositivi, contro di noi non è facile giocare, dobbiamo ricordarlo. Non esiste una strategia perfetta che funzionerà al 100%. Puoi solo cercare di aumentare le possibilità per arrivare all’obiettivo. L’importante è scendere in campo con la ferma determinazione di vincere, ma c’è anche la possibilità di perdere. Dobbiamo essere propositivi e dobbiamo sfruttare i loro errori, e non viceversa. Sono loro a dover vincere, è sempre difficile segnare dei gol. E’ un po’ quanto successo all’andata, è stata una gara con molte occasioni, le partite sono pazze, potevamo segnare anche sette gol, con tutto il rispetto. La Roma è partita forte, Kolarov ha avuto un’ottima occasione, ma anche noi avremmo potuto segnare un paio di gol prima, poi Salah poteva arrotondare il risultato”.
Qual è il segreto di Salah? “E’ maturato, ha acquisito grande fiducia qui. E’ passato dal Chelsea alla Fiorentina. Alla Roma ha continuato a far bene. Siamo fortunati di potercelo godere. Non gli ho insegnato certamente io come si fanno i gol. Ha fatto le sue esperienze e lo ha imparato col tempo. Ha avuto anche difficoltà nel suo percorso, si è portato un intero Paese sulle spalle. Può contare sul sostegno di fantastici compagni di squadra”.
Salah ha segnato gol a raffica, ma a volte sembra che non lavori molto per la squadra, tu come giudichi il suo lavoro? “Sei canadese? Hai un aspetto canadese. In campo ciascun calciatore svolge il proprio lavoro. Momò è un attaccante, sa che deve aiutare di più in difesa, sta cercando di farlo. Mané dà una bella mano. Ma molto spesso capita che il nostro centravanti spinge Momo avanti e gli dice “Ti passo la palla e chiudiamo questa partita“. E’ una distribuzione dei compiti. A volte difendere con 10 effettivi non vuol dire avere 10 uomini nella propria metà campo, vuol dire anche essere disponibili a ripartire. Per questo abbiamo cambiato sistema col City. A volte dalla posizione dipendono anche i gol segnati, lui non è molto coinvolto, ma ci sono compagni che sopperiscono”.
Potrai contare su tutti gli effettivi? “Sì, sono tutti disponibili. Lallana non lo è ma poi ci saranno altre due partite, è positivo che stia rientrando e credo che presto potrà giocare. Gomez non è disponibile, ha avuto un infortunio nei primi minuti della gara contro lo Stoke”.
La Roma è scesa in campo con una maglia dedicata a Sean Cox… “Fantastico, un grande gesto. Così come ho apprezzato il gesto di rendere omaggio alle vittime di Hillsborough. Sono due grandissime squadre che meritano di essere qui, che si rispettano e anche nella gara di andata sul 5-2 non ci sono stati momenti di tensione, tutti hanno continuato a giocare. È stato un vero spettacolo. Siamo appassionati di calcio e dobbiamo mostrare questa stima e rispetto reciproco”.
C’è stata una piccola delusione per i due gol presi, è dipeso dal fatto che la Roma qui abbia fatto 3-0 a Chelsea e Barcellona? “Lo vedremo domani, non ho mai giocato qui, sarà la prima volta. Non siamo il Chelsea e il Barcellona, abbiamo vinto in casa 7-0 contro lo Spartak Mosca. Ogni partita è diversa, ogni squadra è diversa. La Roma deve vincere 3-0 o con uno scarto maggiore, non siamo già qualificati ma non siamo neanche in una situazione difficile. Prima degli scontri la situazione era migliore, sicuramente. La Roma non ha concesso gol in casa in Champions League, ma noi non abbiamo mai perso. Vedremo chi avrà ragione. Al di là di quello che dirò io, tutto si deciderà domani, Mi piacerebbe poter influire oggi sul risultato di domani”.
Ci sono spunti rispetto alla partita col Barcellona? “Non sono qui per parlare del Barcellona, che ieri si è laureato campione di Spagna. La Roma si è fatta trovare più pronta, forse pensavano che fosse già finita. Nessuno pensava alla rimonta della Roma, ma è successo. Io non avevo bisogno di moniti, ma quello me lo ha dato, anche se non c’era bisogno”.
Il grande pressing domani sarà decisivo? Un gol blinderebbe la qualificazione… “Non è la mia filosofia o la mia strategia, semplicemente fa parte del gioco riconquistare il pallone. Ma non è l’unica cosa che sappiamo fare, se mi fate andare via riesco a trasmettere le mie idee ai ragazzi. Domani dovremo essere pronti mentalmente, perché la Roma lo sarà. Sarà dinamica, avrà un ritmo alto. Anche noi saremo lì. Più la gara si avvicina, tutti pensano che 3 gol non siano tanti da segnare, poi la partita inizia ed è complicato. Per la Roma deve essere molto difficile riuscire a farlo”.
LIVE: La conferenza stampa di Jurgen Klopp alla vigilia di #RomaLFC#UCL https://t.co/qEypKhcLp3
— AS Roma (@OfficialASRoma) May 1, 2018
(WIJNALDUM) Quanto siete concentrati per questa gara, come è stato l’avvicinamento? “Ci siamo preparati come sempre, abbiamo fatto le stesse cose, la stessa routine, hotel, allenamento, i soliti orari e pasti. Non abbiamo fatto niente di speciale rispetto al solito. Dopo la partita che abbiamo pareggiato e dopo i due gol presi nel finale contro la Roma eravamo un po’ delusi, ma tutti avremmo sottoscritto per un 5-2 prima della partita. I primi 20 minuti e gli ultimi 15 sono stati un po’ difficili, ma abbiamo fatto una buona partita”.
Il 5-2 è un vantaggio ampio… “Siamo qui per parlare della partita tra Liverpool e Roma e non di altre questioni”.
C’è ansia… siete con un piede e mezzo in finale? “No, assolutamente, in finale si va con due piedi o non si va. La Roma è una buona squadra, lo ha dimostrato. Dobbiamo essere attenti, ci saranno due squadre che giocheranno a viso aperto con molta fiducia”.
Visto quanto successo prima della partita d’andata vuoi fare un appello? “Sì, sosteneteci e cantate il più possibile. E’ fantastico avere tifosi al nostro seguito, che ci seguono qui a Roma”.
Ci puoi dire come la squadra ha reagito alla notizia del ferimento di Sean Cox? “Non sapevamo cosa fosse successo prima della partita, l’abbiamo scoperto il giorno dopo. Eravamo tutti molto tristi, eravamo distrutti, a pezzi. Dovrebbe essere una festa in campo, non ti aspetti che qualcuno rischi la vita. Quello che è successo è deplorevole”.
E’ uno stimolo per domani? “Non credo che bisogna aspettarsi cose del genere per avere una motivazione in più. La Champions League è sufficiente come stimolo. Significa moltissimo per noi essere vicini alla finale, dalla prima partita sogni di andare avanti e sogni serate e momenti come quello di domani”.
Vi siete sentiti con Strootman? “Ho parlato con Kevin dopo la gara di andata, abbiamo parlato della partita, ma dopo la partita non l’ho più sentito”.
L’effetto Olimpico vi fa paura? “Sì, siamo consapevoli di questo, questo non significa che abbiamo paura o timori particolari. Abbiamo già affrontato grandi squadre che erano in svantaggio. Domani entrambe le squadre avranno fiducia, non abbiamo timore, siamo consapevoli del valore della Roma”.
Potresti spiegarci quale è stato il segreto del Liverpool in Champions? “E’ difficile da spiegare, la Champions League è una competizione a parte, non credo che abbiamo fatto qualcosa di straordinario o diverso dal solito, abbiamo fatto le partite che volevamo, non sempre ci siamo riusciti in Premier. Per fortuna in Champions tutto è filato liscio. Più si va avanti e più si acquista fiducia, questo ha fatto la differenza. Turno dopo turno”.
Salah vi ha detto qualcosa come affrontare la Roma? “No, ci ha detto solamente che sarà difficile. Ci ha detto di avere fiducia, di scendere in campo sicuri dei nostri mezzi. Ci ha detto che sarà difficile perché il pubblico di Roma è caldo e cercheranno di spingerli. La rimonta col Barcellona è un monito”.
In passato sei stato accostato alla Roma. C’è qualcosa di vero? “Si è parlato molto di te… Sì, è vero. C’è stato qualche contatto, ma alla fine non si è concretizzato. Ho scelto il Liverpool e sono contento così.