Stavolta non sembrano esserci i margini per un nuovo passo indietro. Non è disposto a compierne altri Sabatini, convinto, ogni giorno che passa, di dover concludere uno dei cicli professionali più travagliati della sua carriera. Un quinquennio tinto di giallorosso da sommare ad una buona parte di quest’ultima stagione, che bruscamente verrà interrotta prima della naturale scadenza del contratto fissata a giugno 2017. Ma prima di lasciare, c’è ancora un ultimo passaggio da completare, quello ritenuto necessario per non rischiare di trovarsi impreparati o, ancor peggio, penalizzati da un pericoloso vuoto di potere. Già, perché se il mercato non si ferma mai, la finestra di gennaio non è poi così lontana nella testa di ogni direttore sportivo. Per questo negli ultimi tempi Sabatini ha scadenzato gli impegni del prossimo futuro, lasciando la priorità al capitolo rinnovi fissato dalla società e muovendosi allo stesso tempo sul binario parallelo delle operazioni necessarie al miglioramento della rosa durante il periodo di «riparazione».
Un atto dovuto secondo il diesse, dettato dall’amore che ha intensamente coltivato in questa avventura e dalla delusione di non aver contribuito a rispolverare (anche con un solo successo) la magra bacheca di Trigoria. Non sorprende quindi che nei burrascosi trascorsi recenti con il presidente Pallotta, non siano mai stati affrontati discorsi economici legati a un’eventuale rottura anticipata del contratto, lasciando ai semplici motivi tecnici e di gestione la causa di un graduale deterioramento dei rapporti tra le parti. Situazioni trascinate fino ai giorni d’oggi, ma che hanno comunque convinto Sabatini ad aprire la strada ai suoi successori gettando le basi del prossimo mercato. Nelle ultime 48 ore è aumentato il traffico di intermediari e procuratori all’interno del centro sportivo, sintomo di una ripresa del lavoro a pieno ritmo. Ricevuti gli agenti di Nainggolan e Manolas (sono pronti gli adeguamenti contrattuali per entrambi), c’è stato poi il tempo di cominciare a tracciare le strategie di gennaio.
Insieme a Spalletti, sono in fase di valutazione le posizioni di Gerson e Iturbe, i nomi scritti con il pennarello rosso all’interno della lista dei partenti: per entrambi infatti aumentano le probabilità di lasciare in prestito la capitale negli ultimi 6 mesi della stagione, preferibilmente in un club italiano. Considerando poi la partenza di Salah per la Coppa d’Africa e la necessità di completare numericamente la rosa, la volontà romanista si concentrerà sull’arrivo di due nuove pedine tra centrocampo e attacco, lasciando aperta la porta ad un possibile rinforzo difensivo soltanto se dall’infermeria non dovessero arrivare notizie confortanti. Sabatini ha cominciato a muovere i primi passi sul centrocampo, mantenendo vivo l’interesse per Rincon, Moutinho (due nomi già seguiti in estate) e informandosi su Torreira della Sampdoria, uno dei profili più graditi a Spalletti.