(SKY) Che cos’ha più delle altre la Juventus?
“Sicuramente la mentalità costruita negli anni. E’ una società alle spalle importante, solida, che riesce sempre a rimanere unita e compatta anche nei momenti di difficoltà. Credo sia determinante, riescono a lavare i panni in casa nelle difficoltà ed è il percorso di crescita che devono fare le squadre, devono prendere come esempio questa mentalità, questa rabbia e voglia di vincere le partite. Ogni fallo entravano in campo con tutta la panchina, è la mentalità “volte un po’ eccessiva di fare le cose insieme, in ogni situazione, anche sbagliando ma facendola insieme”.
Per la Roma obiettivi centrati e una nuova mentalità… “Credo che anche stasera la squadra le cose migliori le ha fatte in questo senso. Magari non è stata lucida nell’andare a concretizzare le tante palle rubate nella metà campo avversaria ma anche un certo predominio del gioco. Stiamo crescendo ma non dobbiamo smettere. Avevamo tanti giovani alla prima esperienza a questi livelli, qualcosina in più si poteva fare in campionato. Peccato per stasera, se non fossimo rimasti in dieci avremmo potuto fare qualcosa di più. Non ci ha permesso di ripartire ed essere aggressivi in contropiede”.
Possiamo pensare di non partire già battuti in Europa? “Abbiamo fatto un passaggio di crescita generale. Le partite si giocano fino alla fine ed è bellissimo, condivido fino alla fine e mi piace. E’ un cambiamento come quello delle seconde squadre. Non significa andare di là e dire “quello che succede succede”.
Cosa bisogna fare per colmare il gap con la Juventus? “Migliorando la rosa, cercando di andare a prendere dove siamo meno forti, nel far crescere la mentalità. Ma la spregiudicatezza e il desiderio di fare la partita sono basilari, la forza sta nel farlo all’interno. Noi dobbiamo crescere a Trigoria, dando regole ben precise e farle rispettare. Non pensando che i giocatori più bravi debbano mettersi sul podio e gli altri a guardare, ma far sentire tutti titolari. Abbiamo cercato di proporre questo tipo di idea”.
Pensi di avere un nucleo di giocatori e staff per far fare quel salto di qualità? “Dobbiamo staccarci da questa realtà che a volte non è reale, ci si deprime con troppa facilità e ci si esalta a due partite vinte. Bisogna trattare vittorie e sconfitte allo stesso modo, si può fare e credo che nel nucleo sia cambiata tanto la mentalità. Spesso ci si guarda un po’ troppo dietro, invece bisogna pensare a cosa si può ancora fare in campo”.
La tua crescita è stata straordinaria… “Grazie, credo che per me sia stata un’esperienza passata anche per degli errori che sono fondamentali per crescere e migliorare, per toccare i tasti giusti. Sento che c’è maggiore convinzione nel modo di parlare, quando si viene nelle interviste e si parla una lingua comune lo vedo positivo. Poi bisogna accompagnare con i fatti, alcuni ci sono stati, siamo sulla strada giusta ma non basta. L’allenatore deve stare sempre sul pezzo, senza trascurare nulla. Alessandro (Del Piero, ndr) è già avanti come idea”.
Rinnova con la Roma? “E’ l’ultimo dei miei pensieri, sono convinto che troveremo un accordo. Il mio desiderio principale è continuare qui a Roma, sono convinto che ci sia il desiderio da parte di tutte e due di continuare”.
Ha fatto guadagnare tanto a Pallotta, si faccia dare tanti soldi… “Magari rinforzeremo di più la squadra”