Filippo Lombardi e Daniele Sciusco resteranno in cella. È questa la decisione che i giudici di Liverpool hanno preso ieri mattina. I due ultras della Roma sono in carcere dallo scorso 24 aprile, quando vennero fermati in seguito ai violenti scontri avvenuti a ridosso della semifinale di andata di Champions League. I due erano stati accusati di aver aggredito un tifoso della squadra inglese, Sean Cox, ricoverato ancora al Walton Hospital a causa di gravi danni celebrali. Adesso invece il 21enne Filippo Lombardi è indagato per «lesioni gravissime», mentre il 29enne Daniele Sciuto dovrà difendersi dall’accusa di «violent disorder». Si tratta di un reato istituito dalla Thatcher.
L’udienza preliminare è durata circa un’ora e Lombardi e Sciusco hanno assistito davanti ai monitor del penitenziario di Preston, mentre i legali inglesi dei due romanisti, Alison Gurden e Nigel Power (in Italia i due sono assistiti dall’avvocato Lorenzo Contucci), hanno difeso i ragazzi davanti al giudice Alan Conrad. Ad aprire le danze è stato l’avvocato di Filippo Lombardi, che ha respinto in toto le accuse, dichiarando il suo assistito non colpevole per l’aggressione a Sean Cox. Differentemente dal coimputato Daniele Sciusco ha ammesso solo di aver partecipato ai tafferugli del pre-partita. Così il suo legale ha spiegato che «le ricerche svolte indicano un carattere impeccabile dell’assistito» e ha chiesto una sentenza separata da quella di Lombardi. Strategie diverse, ma entrambi resteranno in cella fino al prossimo 8 ottobre, data in cui inizierà il processo nei confronti di Lombardi e il giudice emetterà una sentenza che segnerà il futuro di Sciusco. Solo dopo quella data i rispettivi legali potranno fare appello per permettere ai propri assistiti di lasciare il penitenziario di Preston.