Che cosa pensi sulla tua esclusione da Russia 2018…
“A volte rimane difficile, soprattutto perché posso essere visto anche negli spot pubblicitari. Fa male. Ma la guardo positivamente: quella non-selezione è una vacanza di tre settimane”.
Sull’incontro con Martinez… “Quando Martinez venne a trovarmi a Roma, sentii che cercava un motivo per non selezionarmi. Ha detto che sono un giocatore fantastico, ma che nel Belgio non poteva darmi il ruolo che ho nella Roma. Secondo lui, all’epoca non aveva ancora deciso nulla, ma per me era tutto chiaro”.
Quali sono state le ragioni? “Ha detto che non sono lì per ragioni tattiche? Ho giocato in Italia per anni, la competizione più tattica. E il mio campionato europeo con i Red Devils è stato buono. Ma dopo la partita amichevole contro la Spagna, sono rimasto improvvisamente fuori. È vero che sono arrivato troppo tardi, ma certamente non sono l’unico che l’ha fatto nel Belgio. Capisco anche che devo essere un esempio per i giovani. Allora avrei fatto l’insegnante. Penso che dovremmo parlare delle prestazioni in campo. Non quello che succede al di fuori”.
E se arrivasse un nuovo allenatore nazionale? “Non tornerò nel Belgio. È finita per me. La mia decisione è stata corretta”.