Un mese e si riparte. Sembra ieri quando Manolas ha regalato la certezza del terzo posto in classifica con quel tiro-cross che ha ingannato Pegolo a Reggio Emilia. Eppure tra trenta giorni la Roma torna a fare sul serio. Al momento la nuova stagione prenderà il via il 7 luglio con il ritiro a Trigoria che terminerà il 20, prima dell’inizio della lunga tournée americana. La precisazione temporale è d’obbligo: perché esiste la possibilità che la partenza possa slittare al 9 luglio (nei prossimi giorni sarà presa la decisione). Giorno più, giorno meno, tra poco si ricomincia. Dopo una decina d’anni la Roma ha deciso di svolgere la preparazione a Trigoria, rinunciando alla sostanziosa offerta degli amministratori di Brunico. Una possibilità, quella di tornare in Alto Adige, valutata a lungo da Di Francesco e il club, prima di decidere di rimanere al Fulvio Bernardini. Che ormai, da un paio d’anni, dopo l’ultimo restyling, è diventato un centro sportivo all’avanguardia in Europa e nel mondo. «È la prima cosa che noti quando varchi il cancello», rivelò Alisson in un’intervista a il Messaggero. A livello quindi di lavori, cambiamenti in vista soltanto sotto l’aspetto del settore residenziale. Ossia, le camere dei calciatori saranno ristrutturate per permettere a De Rossi e compagni il miglior soggiorno possibile. La grande novità, infatti, è che i giocatori pur potendo tranquillamente andare a dormire a casa, pernotteranno invece a Trigoria. Saranno rilasciate delle mezze giornate libere, ancora da stabilire, come accade in qualsiasi ritiro ma poi la sera si tornerà al Fulvio Bernardini. Che si sta preparando sotto ogni aspetto. A partire dal settore culinario. Il nutrizionista che accompagna la squadra sta già studiando da tempo i menù per gli atleti. Surplus di lavoro anche per le cucine, visto che sono previsti quattro pasti al giorno: colazione, pranzo, merenda (pre-allenamento serale) e cena.
DUE AMICHEVOLI – Eusebio ha le idee chiare e nei tredici giorni a Trigoria ha previsto altrettante doppie sedute. Il programma non dovrebbe discostarsi più di tanto da questo: sveglia alle 8, colazione alle 8,30, palestra alle 9, in campo alle 9,30 per la prima seduta, pranzo alle 12,30, riposo fino alle 16,30, allenamento pomeridiano alle 17,30, cena alle 20,30. Il tutto chiaramente al di fuori dei giorni nei quali la Roma sarà impegnata nelle amichevoli. Il tecnico abruzzese ne ha messe in agenda due. Ancora da definire gli avversari che saranno comunque dell’hinterland regionale. Scelta, quella di rimanere in città (con luglio che da sempre è il mese più caldo dell’anno) che ha fatto discutere. Chissà, se oltre alla volontà di non spostare oltre 100 persone, c’è anche un pizzico di scaramanzia. L’ultimo anno in cui la Roma ha vinto qualcosa, addirittura due titoli, si era aperto proprio con il ritiro estivo a Trigoria…