La sfida di Kaiserslautern, del 26 giugno 2006, è da batticuore. L’Italia targata Marcello Lippi conquista i quarti del Mondiale tedesco superando l’Australia con un rigore (generoso) conquistato con l’ultima galoppata di Fabio Grosso e trasformato da Francesco Totti. Già, il Pupone si è caricato sulle spalle gli azzurri. Il capitano giallorosso, in campo dalla mezz’ora della ripresa al posto di Del Piero, ha scaricato una bomba che non ha lasciato scampo a Schwarzer, già decisivo su Gilardino e Toni in precedenza. A proposito, Italia in inferiorità numerica in avvio di ripresa, con l’espulsione di Materazzi (51′) per un intervento ritenuto troppo energico su Bresciano dall’arbitro Cantalejo, che mostra il rosso diretto all’interista.
Per Cannavaro & C. una sfida fatta soprattutto di sofferenza, visto che i Canguri allenati da quel volpone di Guus Hiddink si sono dimostrati più tosti del previsto (ai gironi fatta fuori la Croazia) anche se dal gioco piuttosto prevedibile. Morale della favola: quarti conquistati con minimo sindacale dagli azzurri, che non hanno certo brillato. Ma il bello per l’Italia deve ancora venire: il comodo 3-0 sull’Ucraina, il 2-0 (ai supplementari) ai danni della Germania padrona di casa in semifinale, fino all’ultimo atto: la conquista del quarto Mondiale a spese della Francia ai rigori. Una sorta di rivincita del Mondiale 1998, quando i Bleu eliminarono (ai rigori, appunto) l’Italia di Cesarone Maldini. E poi dell’Europeo 2000, in Olanda, con la beffa al golden gol di Trezeguet al 103′. E pensare che la Nazionale di Zoff al 90′ conduceva 1-0 e Del Piero aveva fallito due volte il gol del ko. Ma questa è un’altra storia.