«Incedibile». E le virgolette non vogliono essere uno scarico di responsabilità, ma sono la pura e semplice realtà. Kostas Manolas è e continuerà a essere un giocatore della Roma. Ma si dirà: e la clausola? Il greco non la eserciterà. La cosa ha fatto un grande piacere in società e nello spogliatoio, ripristinando definitivamente ottimi rapporti tra le parti. Perché è stato un ulteriore punto in più per il greco che negli ultimi dodici mesi ha completamente ribaltato la considerazione nei suoi confronti che si aveva negli uffici e nel gruppo romanista.
La Roma non lo cede La conseguenza del vade retro clausola esercitato dal difensore ellenico, è stata quella di consolidare ancora di più la decisione della Roma di non privarsi del giocatore che nell’ultima stagione ha realizzato il gol più estasiante, perché così è stata quella capocciata per il tre a zero al Barcellona. E allora a Trigoria hanno rispolverato una parola che da quelle parti sembrava essere stata cancellata dal vocabolario. Ovvero «Manolas è incedibile». Magari qualcuno, considerando i pirotecnici mercati della Roma, potrebbe pure dubitare di questa incedibilità, ma la nostra impressione è che la dirigenza, a cominciare dal ds Monchi e finendo con il direttore generale Baldissoni, consideri il giocatore davvero fuori mercato. Cosa che può sembrare perlomeno curiosa se si torna con la memoria a dodici mesi fa quando il greco era stato di fatto ceduto allo Zenit.
Operazione recupero Il trasferimento in Russia era un’operazione definita nei dettagli. Mancavano solo le visite mediche, peraltro fissate. Solo che quella mattina a Villa Stuart Manolas non si è mai presentato. Venne fuori una storia di cambio moneta, rubli, dollari ed euro ad alimentarla, roba che a pensarci bene non stava né in cielo, né in terra. Quel no, però, mise in difficoltà la società giallorossa. Tanto è vero che all’epoca si parlava di un Monchi imbufalito per quella scelta rinnegata. Anche perché quel no allo Zenit, di fatto costrinse il ds a un’involontaria brutta figura, cioè la cessione di Rudiger che il ds aveva garantito sarebbe rimasto sapendo che era tutto fatto per il trasferimento del greco in Russia. Il giocatore passò settimane difficili da un punto di vista ambientale, spogliatoio compreso (pare che il gruppo avesse detto alla società che la cessione di Manolas sarebbe stata accettata). (…)
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