Prove di attacco a Trigoria. Di Francesco non perde tempo e già nel secondo allenamento della prima giornata di ritiro, piazza in campo due tridenti: da una parte Under, Dzeko e Kluivert, dall’altra Perotti Schick («Devo migliorare molto», le sue parole a Roma tv) ed El Shaarawy. Manca la precisione e alcuni meccanismi – ovvio – sono ancora arrugginiti dopo il mese di ferie, ma la sostanza sembra esserci, in particolare nell’unico nuovo arrivato dei sei. Kluivert (rigorosamente utilizzato come esterno sinistro), sembra aver preso subito confidenza con gli allenamenti di Di Francesco, ha segnato un gol con un tiro di piatto destro sul primo palo in partitella e viene catechizzato di continuo dall’allenatore: usare l’ampiezza del campo non giocando solo in verticale, tanto per fare un esempio. Uno sguardo attento Eusebio lo ha necessariamente dato anche al centrocampo in cui ha piazzato Pastore mezzala sinistra, Cristante mezzala destra – non sono stati mai schierati nella stessa squadra – e Coric nel ruolo di regista ad alternarsi con De Rossi, Gonalons e Riccardi. Non un compito semplice quello del giovane croato che ha trovato in Strootman (tirato come non mai) un buon consigliere, l’olandese tra una partitella e l’altra ha fatto da chioccia all’ex Dinamo Zagabria dandogli preziosi consigli. Ma il vero protagonista della prima giornata di ritiro è stato Di Francesco con la con la sua attenzione maniacale nei dettagli. Per dirne una: nelle ripetute della mattina ha messo insieme Pastore, Bianda e Defrel perché tutti e tre parlano francese. E’ stato sempre al centro nel gioco, ha dispensato consigli ai più giovani e corretto difetti dei senatori. Marcano, in merito alla sfida scudetto con la Juve, ha detto che «in Portogallo si diceva che il Benfica avrebbe vinto per il quinto anno di fila, ma poi…». Fuzato ha firmato e ha preso la maglia numero 63. Si allena e gioca la partitella anche Karsodrp (che ha pure vinto il triangolare interno con la sua squadra) e questa è una buona notizia per Eusebio.
TRIGORIA DELUXE – Eusebio ha anche avallato la scelta di non partire per la montagna come tradizione, ma di restare al Bernardini come 11 anni fa. Molte cose sono cambiate da allora, la struttura si è completamente rinnovata: dalla Nutrition Station dove i calciatori ritirano un programma personalizzato di dieta, alla zona acque in cui ci sono quattro piscine di cui tre per il recupero infortunati e una per i momenti ludici, più sauna, bagno turco e crioterapia. E’ stata istituita un’area relax con flipper e biliardo. Al momento i tifosi non possono assistere agli allenamenti (il club sta provando a pianificare una seduta allo stadio Tre Fontane). Avere a disposizione tre terreni di gioco permette all’allenatore di dividere la squadra per reparti e fare le rotazioni senza stressare un unico manto erboso. Il caldo si sente, ma si resiste.