Il difensore ex Porto è stato intervistato proprio pochi minuti fa ed ha rilasciato queste dichiarazioni.
Che livello di competitività hai trovato nella squadra? “Come logico che sia deve essere alto”.
Te l’aspettavi così la Roma? Qualche tuo compagno lo conoscevi già… “Ho trovato wquello che mi immaginavo, un grande livello, grande personalità. Consocevo tutti perché mi piace il calcio e qua ci sono grandi giocatori”.
Quanto ha influitò il raggiungimento della semifinale in Champions della Roma? “Non solo quello. Ho guardato anche il progetto, l’idea del club e se si poteva adattare a me. Come erano i dirigenti e lo staff, il pacchetto completo”.
Hai studiato la cultura difensiva italiana? “Ha un grande cultura difensiva e tattica, dipende dal club e allenatore. In questo momento in Italia ci sono tutti italiani mentre nel passato ci sono stati stranieri che hanno imposto la loro idea”.
Ti sei posto degli obiettivi? “Ognuno ha i proprio obiettivi che debbano sempre venire dopo quelli di squadra. Ho sentito anche lo stesso mister che non ci si deve accontentare mai, bisogna migliorarsi sempre”.
Che effetto fa vedere Bianda, così giovane, arrivare nel tuo ruolo? Che atteggiamento hai? “Sensazioni miste, un po’ mi preoccupa vedere compagni di squadra del 2000 (ride, ndr), ma poi è un orgoglio per me perché sono nel calcio da tanti anni e approdo in un club maturo. Significa che ho fatto bene”.
C’è differenza di preparazione rispetto al tuo passato? “Sono qui da 5 giorni e stiamo lavorando molto bene. Quando si ha una buona idea tutti cercano di seguirla e di adattarsi. Si lavora col massimo impegno, vediamo il Mondiale dove non è facile battere nessuna squadra”.
Chi lo vince il Mondiale? “La Francia è favorita ma abbiamo visto l’Europeo col Portogallo. La Croazia è molto forte e competitiva, è arrivata 3 volte ai supplementari e ha vinto. E’ anche forte mentalmente”.
Tu capisci tutto in italiano… “Rispetto ad altri compagni che vengono da fuori è un piccolo vantaggio. Si lavora su tutto e si cerca di imparare”.