Il pullman della Roma scortato da due moto della polizia si è fermato sotto l’enorme tettoia dell’Hilton Torrey Pines: i primi a mettere piede a terra sono stati Francesco Totti e Bruno Conti. Due uomini universalmente riconosciuti, simboli e ambasciatori della Roma qui negli Stati Uniti. Sono gli unici dirigenti che al momento stanno accompagnando i giallorossi nel tour in America (il ds Monchi e il presidente Pallotta raggiungeranno la squadra a Dallas, mentre il dg Baldissoni arriverà nei prossimi giorni) e sono stati scelti dalla proprietà per esportare il brand del club in un Paese in cui il calcio fa fatica a decollare. Con loro il capo scouting Vallone. Bruno e Francesco per la prima volta seguono la squadra oltreoceano da dirigenti, anche se l’ex ala romanista nel 2014 è stato a Miami alla conferenza stampa dell’International Champions Cup proprio come ambasciatore del club. Durante l’allenamento mattutino sono rimasti immobili e vicini ad osservare i giocatori che svolgevano le ripetute, nonostante il sole a picco sul campo. Vedere due monumenti del calcio che hanno fatto la storia della Roma, non incide solo sul brand del club, ma influisce anche sui più giovani che in questi mesi stanno prendendo confidenza con il mondo Roma: da Kluivert a Coric passando per i ragazzi della Primavera promossi in prima squadra.
LA CURA OLANDESE – Conti e Totti assisteranno alla gara contro il Tottenham e resteranno negli Stati Uniti fino al 30 luglio, giorno in cui rientreranno nella Capitale. «Fai bene la corsa dritta, ma serve anche fare le sponde con il centravanti». Durante il primo allenamento al Triton Soccer Stadium dell’University of California di San Diego, Di Francesco ha preso da parte Kluivert insieme con l’interprete e gli ha spiegato nel dettaglio i movimenti che l’esterno deve compiere sulla destra: «Sei stato bravo nel primo tempo della partita contro l’Avellino perché hai fatto quattro recuperi, ma è importante che vai prendere la palla e fai dei contro movimenti per poi inserirti» sono le parole del tecnico rivolte all’olandese. Prima del focus con Justin un discorso generale alla squadra: «È importante attaccare la profondità e non gestire il pallone dopo essere andati in vantaggio, cosa che non mi piace e che è accaduta con l’Avellino». Per la prima volta sulla maglietta d’allenamento di calciatori e staff tecnico è apparso lo sponsor Betway che sarà presente per tutto l’anno calcistico.
Domani, o al massimo giovedì, il nuovo acquisto Olsen raggiungerà i compagni a San Diego