Come spesso capita, anche ieri, durante l’annuncio del prolungamento di Florenzi sino al 2023, Monchi ha indirizzato su di sé le attenzioni della platea. Inevitabile, soprattutto a due settimane dalla conclusione del mercato, con una rosa che va ancora completata in due ruoli: il mediano e l’esterno alto a destra. Il ds, come spesso capita in queste occasioni, gioca in difesa. E alla domanda, scontata, su N’Zonzi, prende tempo: «Si parla tanto di lui e di qualcun altro. Stiamo valutando il mercato per diversi ruoli. Uno è certamente il centrocampo e N’Zonzi è un nome. Ma non è l’unico. Non è il più vicino, credo che sia il momento di pensare ad altre possibilità, lo dico per voi (ride, ndc) Ci sono tanti calciatori che mi piacciono ma non tutti arrivano. Il mio compito è quello di allestire una rosa più forte. Se sono preoccupato degli acquisti delle altre? Non sta a me valutare, penso a fare il meglio per la mia società e conosco bene sia i numeri che quello che mi è stato chiesto dal mio club. Comunque dormo un po’ di più rispetto a quello che ha detto Eusebio ma non troppo». Ironia a parte – e al netto della volontà di mettere pressione al francese – le parole del ds sono la conferma di come la Roma, in questo momento, sia in una posizione d’attesa.
LE TRATTATIVE N’Zonzi, infatti, vuole capire se si concretizzerà a breve un’offerta più vantaggiosa, rispetto a quella giallorossa (3,5 milioni, compresi i premi). Il riferimento è all’Arsenal che tuttavia, prima di acquistarlo, deve cedere Ramsey, in scadenza nel 2019. Le parole ieri del tecnico Emery, ne sono la conferma: «N’Zonzi? Acquisteremo soltanto se ci capiterà una buona opportunità. Ramsey? A me piacerebbe che restasse ma dipende da lui e dal club. Chiedete a loro». Tradotto: se i Gunners si liberano del gallese (in scadenza nel giugno del 2019, senza velleità di voler rinnovare), puntano dritto su N’Zonzi superando l’offerta giallorossa. I tempi però stringono: il 9, ossia giovedì prossimo alle ore 18, chiude il mercato inglese. E la Roma non vuole tra l’altro essere un ripiego. Persiste la volontà di regalare a Di Francesco anche un esterno offensivo: «Stiamo cercando un profilo sportivo ed economico – continua il ds – non lavoro soltanto per il presente ma anche per il futuro. Quando comprai Under, tutti parlavano di questo ragazzino preso da un ds scarso… Oggi se lo vendessi, mi menerebbero. Il giudice finale sarà il tempo». Senza girarci troppo intorno, Malcom era l’ideale. Ora serve un profilo analogo per età, talento e investimento economico. Con un occhio quindi al presente e l’altro al domani. Neres, Bailey e Pulisic, al momento sembrano però fuori portata. Anche se dal Brasile rilanciano un nuovo tentativo della Roma per l’attaccante dell’Ajax: pronti 40 milioni.
L’ARRIVO DI CALVO Passerella finale sulle condizioni di Karsdorp: «Sono tranquillo, ha avvertito soltanto un piccolo problema muscolare, normale per un ragazzo che è stato un anno senza giocare. Nel giro di un paio di giorni tornerà in gruppo. Siamo convinti che sia un elemento sul quale puntare». Aspettando novità dal mercato, quella di ieri a Boston è stata una giornata di annunci. Oltre al prolungamento di Florenzi, il club giallorosso – attraverso il proprio profilo Twitter – ha rivelato che sarà Francesco Calvo il nuovo chief revenue officer. Una carica che, rispetto al passato, unirà i settori del marketing e del commerciale. Il quarantunenne manager italiano arriva dal Barcellona dove ricopriva lo stesso ruolo. Per lui, un passato anche nella Juventus.