L’offerta c’è, l’accordo (ancora) no. La Roma ha fatto il primo passo ufficiale verso N’Zonzi, ma l’affare non è chiuso (ieri il giocatore è rimasto in tribuna nella Supercoppa). Il Siviglia chiede che sia pagata la clausola rescissoria da 35 milioni di euro, i giallorossi non hanno intenzione di spendere tanto e hanno formulato la loro proposta, sotto il tetto dei 30. Ne avrebbero spesi di più per Malcom, ma quella è – ormai – un’altra storia. Il “nemico” Barcellona è anche sulle tracce del francese, per ora a Trigoria non ci pensano e si focalizzano sull’obiettivo numero uno del mercato. Monchi, tornato ieri alla base dopo il viaggio a Cadice (ma pronto a ripartire, se dovesse servire), si sta tenendo qualche jolly di riserva, non quel Thauvin di cui scrivono in Francia (non interessa), ma si sta concentrando sulla pista principale ed è al lavoro per colmare le distanze, sia col giocatore sia col suo ex club. Lo stallo in cui era piombata la trattativa, però, ha subito una svolta, da ieri esiste un’offerta sul tavolo del Siviglia e le prossime 48-72 ore di riflessione serviranno alla Roma per capire se dovrà virare con forza su un altro giocatore o se basterà sistemare i dettagli per portare a casa il risultato. N’Zonzi, in attesa di scoprire il suo futuro, è partito con la squadra per il Marocco, dove ieri sera allo stadio Tangeri si è giocata la Supercoppa di Spagna contro il Barcellona, ma l’allenatore Machin ha convocato tutta la rosa per la trasferta e non ha badato alle influenze del calciomercato. Il francese continua a spingere per lasciare il Siviglia, sta vivendo l’estate da separato in casa, Di Francesco lo accoglierebbe a braccia aperte, ma la Roma non vuole svenarsi per un centrocampista di 29 anni. Non c’e dubbio, però, sul fatto che sia lui l’uomo individuato per incrementare il tasso di qualità della rosa giallorossa.
Monchi sta cercando un regista o un esterno d’attacco, per questo ruolo aveva pensato a Suso, ma l’offerta recapitata al Milan non è stata presa in considerazione e la pista è presto sfumata. Perotti poteva essere una pedina di scambio in quest’affare mai decollato, ma i rossoneri avrebbero preferito un altro attaccante, che ha vissuto un’annata difficile ma per età e talento continua a godere dell’apprezzamento dei grandi club: Schick. La Roma punta su di lui per la prossima stagione, mentre sarebbe pronta a sacrificare l’argentino, che non ha al momento offerte (smentita quella del Monaco). Non ci sono fronti aperti in uscita nemmeno per Jesus e Gonalons, quest’ultimo accetterebbe di fare le valige solo se gli venisse garantita la Champions League. II Torino, che ha un mostrato un timido interesse senza muovere passi ufficiali, non rientra tra l’elite d’Europa, quindi non s’ha da fare. Se il nodo N’Zonzi non dovesse sciogliersi e gli assi nella manica di Monchi concretizzarsi, la Roma potrebbe anche restare così e “accontentarsi” del pacchetto estivo confezionato nelle prime settimane di mercato, ma il diesse conta di limare le distanze con il Siviglia e servire su un piatto d’argento l’ultimo regalo a Di Francesco. La sfida è aperta.