A caccia dell’ennesimo tabù da sfatare. Dopo essere riuscito a venire a capo di quello che non lo vedeva mai vincente in campionato all’Olimpico contro l’Inter, Spalletti contro il Napoli proverà a vincere la prima gara come allenatore della Roma dopo la sosta di ottobre. Può sembrare singolare visto il lungo corso del tecnico toscano sulla panchina giallorossa ma Lucio non c’è mai riuscito. Che sia un caso oppure no, sarà curioso chiederglielo oggi nella conferenza stampa che precederà la partenza per Napoli.
STOP VIETATO – Si tratta in effetti di una statistica particolare. Il 16 ottobre 2005, primo anno alla guida della Roma, la sua squadra esce sconfitta dal Castellani di Empoli per 1-0. Epilogo analogo la stagione seguente. Ancora una trasferta, stavolta in Calabria, e ancora un ko per 1-0 contro la Reggina (15 ottobre). Altro giro, altra corsa il 20 ottobre del 2007. Totti e compagni ricevono all’Olimpico il Napoli, avversario domani al San Paolo. Ne esce fuori un risultato che somiglia a quello di una partita di calcetto (4-4) con i giallorossi avanti tre volte ma sempre ripresi. Si arriva così alla batosta del 19 ottobre del 2008: la Roma, sotto i colpi di Ibrahimovic (doppietta), Stankovic e Obinna viene travolta 4-0 in casa dall’Inter. A conti fatti, il bilancio finale dopo le soste dedicate agli impegni delle nazionali nel mese di ottobre è a dir poco magro: tre sconfitte e un pareggio.
Tuttavia l’idiosincrasia di Lucio per le soste in generale, seppur con un picco abbastanza anomalo a ottobre (che tra l’altro concentra 6 delle 32 sconfitte totali collezionate dal tecnico in campionato con la Roma) si evince anche da altri dati. Nella sua prima stagione in giallorosso, Spalletti perde 1-0 con Udinese ed Empoli, 4-1 con la Juventus e vince a Treviso 1-0. L’anno seguente, oltre al già citato ko contro la Reggina, dopo Natale pareggia 1-1 a Messina il 14 gennaio e fa lo stesso con il Milan il 31 marzo. Va un po’ meglio nel 2007-08, l’annata che vede la Roma campione d’Italia virtuale per 54 minuti, prima del ciclone Ibrahimovic a Parma. Su 4 soste, Lucio ‘stecca’ soltanto quella di ottobre (4-4 al Napoli) mentre vince in trasferta contro Reggina (2-0), Genoa (1-0) e Atalanta (2-1). Nel 2008-09 si torna all’antico: ko a Palermo (3-1) il 13 settembre, disfatta con l’Inter (0-4) il 19 ottobre, pareggio con il Milan dopo Natale (2-2) e successo con il Bologna (2-1) il 4 aprile.
KEVIN A RIPOSO – Che sia un problema di concentrazione, di ‘nazionali’ che fanno rientro all’ultimo minuto o di mancanza di tempo per preparare le gare, il tabù-soste è un pericolo in più in vista della trasferta napoletana. Per una volta a Trigoria hanno potuto festeggiare una pausa senza danni. L’unico leggero acciacco lo ha riportato Strootman che ieri ha lamentato un lieve problema di lombalgia e per questo, vista anche la pioggia, non è stato rischiato. Anche il pestone ricevuto mercoledì da Nainggolan al piede destro (che ha costretto il belga ad esami clinici a Villa Stuart, il cui esito è stato negativo) non preoccupa.
Nonostante Radja sia a disposizione dovrebbe però partire dalla panchina. L’intenzione di Spalletti è dare infatti fiducia alla squadra che ha battuto 2-1 l’Inter prima della sosta. Dunque 4-2-3-1 con Florenzi alla Perrotta nel tridente dietro Dzeko e Juan Jesus confermato a sinistra in difesa. Qualora accadesse, sarebbe la seconda volta dal suo ritorno nella capitale che il tecnico schiera per due giornate consecutive la stessa formazione. L’altra volta ha avuto luogo tra la trentesima e la trentunesima giornata dello scorso campionato, quando dopo il successo sull’Inter (ancora lei, ndc), Lucio decise di replicare nel derby la stessa formazione della settimana precedente. E tutti ricordano come andò a finire.