—(SKY) Siete già insieme a Napoli e Juve, sarà sempre questa la gerarchia? “Me lo auguro ma devo dire che le milanesi si sono rinforzate. Il campo darà le sue risposte, si fanno tante chiacchiere ma a me interessa questa squadra. La presenza e il desiderio di far bene c’è e questo ci darà grandi soddisfazioni”.
Pastore avrà un duplice ruolo? “Lui può essere sia trequartista che mezz’ala. Sono contento della sua predisposizione, deve migliorare il palleggio, oggi non è stato bravissimo in questo ma lo è stato in altre cose”.
Può diventare una Roma più forte dell’anno scorso in prospettiva? “Le chiacchiere stanno a zero, il desiderio c’è. Sono andati via due giocatori importantissimi. Olsen ha fatto bene, non solo per le parate che ha fatto ma anche per la qualità coi piedi”.
(ROMA TV) Buona la prima… “Siamo stati bravi e fortunati, ma potevamo fare qualcosa di più nel primo tempo. Abbiamo gestito bene la palla ma siamo stati poco incisivi e qualitativi negli ultimi 20 metri. Magari me lo sentirete dire spesso, ma una squadra come la nostra doveva essere più pericolosa”.
Tante opportunità in rosa… “Abbiamo dei ragazzi che diventeranno campioni, ma tutti tolgono campioni e mettono campioni. Conta lo spirito di squadra e il desiderio di aver voluto la vittoria, alla fine eravamo anche un po’ arrivati dal punto di vista fisico. Siamo stati un po’ sulle gambe rispetto al Torino, il fatto di aver cambiato qualcosa ci ha permesso di andarla a vincere”.
I nuovi? Olsen bravo a reagire all’errore… “Senza parlare di tutti i singoli sono contento della prestazione. Olsen ha avuto una piccola incertezza ma poi è stato bravo, non solo nelle parate ma per la gestione della palla tra i piedi. Abbiamo lavorato tanto e nonostante l’altezza ha dimostrato di saper far ripartire azioni importanti così come quella del gol, era una situazione preparata. Pastore non è stato qualitativo come al suo solito, ha perso troppi palloni ma ci farà togliere soddisfazioni. Ha bisogno di continuità, va oltre la posizione. Puoi giocare ovunque, ma quando sbagli le cose semplici vuol dire che devi ritrovare condizione in partita, e credo abbia bisogno solo di questo. Ha grande disponibilità, si è sacrificato in tante situazioni”.
A cosa è dovuta la difficoltà nell’ultimo passaggio? “Dobbiamo ancora migliorare dei meccanismi e si deve avere maggiore convinzione. Si può avere qualità, ma senza la cattiveria giusta… Edin ha avuto 3-4 palle importanti, e non è stato lucido come lo è stato al 90esimo. Può essere un paradosso, poteva essere più lucido nelle altre palle rispetto quella finale. La condizione e le partite permettono di migliorare, presumevo qualche difficoltà fisica ma questa è una squadra diversa rispetto quella vista l’anno scorso alla prima con l’Atalanta e sono sereno di questo, al livello proprio di personalità e voglia di fare. Troppi errori in passaggi semplici, ma fa parte del gioco di una squadra che prova sempre a giocare”.
Questa vittoria che forza dà alla squadra? “Ci dà fiducia e forza, è una vittoria sofferta ma alla lunga anche meritata, se avesse pareggiato il Toro non avrebbe rubato niente, loro volevano la vittoria così come me. Con i cambi volevo dare un’impronta forte alla squadra, non dovevamo accontentarci e questo deve essere il nostro marchio di fabbrica. A noi ci piace rischiare qualcosina, ma vogliamo vincere anche in questo modo perché una grande squadra fa così”.