Bomber contro bomber, alla fine arriva la Roma. Il braccio di ferro dura 89 minuti, finisce quando sta per essere annunciato il recupero. Salta a vuoto la maglia granata di Ola Aina, alle sue spalle sbuca quella grigia di Edin Dzeko: sinistro al volo, palla alle spalle di Sirigu. È un gol eccezionale. La partita la vince lui, un bosniaco alla Roma. Ma ci hanno provato anche il Torino e il suo capitano, Andrea Belotti.
Due attaccanti contro, due strade differenti per cercare la via del gol. Una d’importazione, l’altra Made in Italy. (…) Dzeko abbozza, sorride: «Non ho mai pensato di stoppare quel pallone, credo sia uno dei tre gol più belli della mia carriera».
Un gol lo voleva anche Belotti, il Gallo che sempre nella stagione 2016/2017 ebbe il suo anno di gloria: 26 gol in A, terzo nella classifica marcatori, dietro a Dzeko e Mertens. (…) Non ha segnato, ma è tornato.
Per vederlo in tribuna c’era anche Roberto Mancini, il c.t. dell’Italia. In panchina Simone Zaza osserva la sua prima da granata, attacca una bottiglietta d’acqua per vincere caldo e stress. Aspetta di far coppia in attacco con il Gallo, con la maglia del Toro. Lo hanno già fatto in Nazionale, con Gian Piero Ventura anche se solo per 9 minuti in Liechtenstein. Potranno rifarlo presto, con Mazzarri o il c.t. Mancini. C’è bisogno di bomber sulla strada dell’Italia.