Steven Nzonzi si avvicina a grandi passi verso la prima convocazione con la Roma, lunedì sera all’Olimpico per l’esordio casalingo contro l’Atalanta. (…) Da un paio di giorni, il gigante (è alto 1.96) francese comincia a prendere confidenza e ad allenarsi con il resto del gruppo: ieri, insieme a Fazio, Kolarov e Zaniolo, ha svolto il Mapei test, una serie di esami per indagare le risposte atletico-funzionali dei calciatori.
L’ex Siviglia, insomma, sta accelerando i tempi per mettersi a disposizione del tecnico romanista, che quasi certamente lo convocherà per il match contro l’Atalanta, anche per fargli respirare per la prima volta l’odore del nuovo stadio e dei nuovi tifosi, entusiasti per il suo arrivo e per le modalità che lo hanno portato in giallorosso.
«Avevo detto che avrei preso un calciatore più forte del brasiliano, ho portato un campione del mondo», le parole di Monchi il giorno della presentazione. Ora toccherà a lui dimostrare di meritare l’investimento economico e la fiducia. L’ambientamento è facilitato dalla sua capacità di parlare lo spagnolo oltre al francese per comunicare con i compagni di squadra, gli manca l’italiano, requisito a cui la società tiene molto, a tal punto da togliere ai calciatori gli interpreti personali. La cosa più importante, però, è che parli in campo la lingua universale dei campioni: nel centrocampo romanista ce ne sono molti