Non ce lo dirà mai, come peraltro è giusto che sia. Ma a Eusebio Di Francesco una certa idea gli sta frullando per la testa. Un’idea che potrebbe portare in campo, domani sera contro l’Atalanta, una Roma diversa da quella che pure ha vinto a Torino. Non è detto che lo faccia, ma la tentazione c’è.
Pastore più alto L’idea che gli frulla per la testa, nasce da una prolungata riflessione sulla posizione di Pastore in campo. È vero, sin dall’inizio l’argentino è stato battezzato come intermedio di centrocampo, ma è altrettanto vero, la sua carriera lo dimostra, che se gironzola, si fa per dire, un po’ più vicino la porta avversaria, la sua indiscutibile qualità può essere letale. E allora perché non provare un finto quattro-tre-tre con Pastore spostato nel ruolo di finto esterno sinistro alto, ma reale trequartista dietro le altre due punte? In settimana, durante un allenamento, Di Francesco lo ha provato uno schieramento di questo tipo e potrebbe essere stato un esperimento in proiezione più futura che presente. Ma l’idea che possa essere provato già domani sera contro l’Atalanta, non è da cancellare con certezza. Si dirà che, con Pastore più alto, potrebbero variare anche le scelte per gli altri attaccanti. Anzi la scelta, perché uno, con qualsiasi schema possiate immaginare, sarà comunque Edin Dzeko (che ieri in allenamento ha servito Pastore poi andato in gol). Ma con Pastore staccato dalla linea dei centrocampisti, Di Francesco potrebbe pensare di affiancare Schick al bosniaco creando una fase offensiva con due centravanti. (…)
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