Di Francesco
oggi risponderà alle domande dei giornalisti nella conferenza pre gara di Milan-Roma. Tuttoasroma.it seguirà l’evento live:
Come ha trovato la squadra dopo il pareggio contro l’Atalanta? “Un po’ rammaricata per come è andata la partita, ma sollevati per aver rimediato. Alla fine abbiamo anche rischiato di vincere, è un punto guadagnato. Da questa partita dobbiamo assolutamente imparare e cercare di migliorare i tanti errori che ci sono stati nel primo tempo”.
Come mi è vista la Roma dai due volti contro l’Atalanta? “L’Atalanta aveva una brillantezza nettamente superiore, sia di testa che di gambe. Non me l’aspettavo. Avevamo fatto anche un giorno in più che a volte può portare a accumulare lavoro ed allungare la partita. Non li ho visti brillantissimi. Paradossalmente, abbiamo corso quanto loro e vedendo la gara non sembra ma abbiamo corso male, con poca qualità”.
Faccia un titolo per il dopo gara di Milan-Roma? “Una grande prestazione, forse una grande risposta”.
Ha già deciso il sistema di gioco? Ci sarà la difesa a quattro? “Voglio fare una premessa generale, sennò parliamo sempre di numeri. Io intendo dire che il sistema di gioco va a farsi friggere quando all’interno di questo i calciatori non mettono le caratteristiche più importanti che un calciatore deve avere per giocare ad alti livelli. Non è avvenuto nel primo tempo col nostro 433. Ogni numero diventa relativo. Non sto qui a svelare come giocheremo domani. E’ fondamentale perdere meno duelli possibile, al di là dei sistemi di gioco”.
Nzonzi e Karsdorp hanno i 90 minuti nelle gambe? “Con molte probabilità saranno titolari, non so se li hanno. Loro due potrebbero essere della partita dall’inizio”.
E’ possibile vedere Schick accanto a Dzeko? “Viene prima il concetto di squadra. Schick è forte e ha determinate caratteristiche. Potrebbe giocare dall’inizio, come potrebbe subentrare. Un giocatore può essere importante anche a partita in corso. Il fatto che tu lo voglia in campo è positivo perché significa che abbiamo fatto un buon acquisto ma vedremo. Ha fatto una buona pre stagione? Sì, ti sto dicendo che potrei cambiare sistema di gioco”.
Fazio e Kolarov non hanno ancora recuperato dopo il Mondiale? “Obiettivamente l’Atalanta ha evidenziato questo ma non solo loro due sono stati poco brillanti, ad esempio anche Kostas non è sembrato. Chi arriva dal Mondiale perde qualcosa nella preparazione ma sono giocatori importanti e devono avere tanti minuti nella gambe. Siamo solo alla seconda giornata e mi aspettavo che l’Atalanta potesse avere qualcosa in più di noi”.
Può aver influito la partenza di Strootman sulla testa dei giocatori? “Ho parlato con il giocatore e ci siamo saluti, aveva il desiderio di una nuova esperienza. Intendo dire che nella Roma voglio giocatori che hanno il desiderio di vestire questa maglia, Kevin ha giocato fino all’ultima partita come successo con Dzeko che poteva andare via lo scorso anno. Se un giocatore chiede di andare io non trattengo nessuno”.
Come mai c’è stata questa delusione nell’approccio della prima gara all’Olimpico? “Mi aspettavo un’altra prestazione ed è la verità. Ho sostituito due ragazzi che sono nell’ottica della Nazionale quindi è stata una scelta di natura tattica. Avrei cambiato tutta la linea difensiva ma non si poteva fare ovviamente. Sono giocatori che vanno tutelati e non devono essere presi di mira. Ero arrabbiato perché non abbiamo fatto la prestazione che mi aspettavo e io ora devo trovare le soluzioni”.
La tournée potrebbe aver influito sulla preparazione della Roma? “Ti può togliere qualcosa, ma noi siamo stati fortunati potendo lavorare anche bene. Forse ci è mancata qualche partita in più. Non è da poco il fatto che loro avevano fatto tante partite, Gasperini ha ruotato tanti giocatori. Sapevo che sarebbe stata una partita dura dal punto di vista fisico, siamo rimasti tutti sorpresi, noi ed io. Pastore ha fatto un gol magnifico, ci doveva dare qualcosa in più, ma paradossalmente dal punto di vista della testa ce l’ha tolto”.
Si sono sentiti i primi cori contro la società. Sono figli di cosa secondo lei? “Questa domanda dovresti farla ai tifosi. Non so il perché forse non saranno contenti di alcune situazioni. Io devo alimentare l’entusiasmo, abbiamo 4 punti e quest’ambiente è fatto di critiche. Devo essere equilibrato e tutelare questi giocatori, voglio portare la Roma più in alto possibile. Dobbiamo dimostrare sempre qualcosina in più e spesso veniamo giudicati per cose non vere o forzate. Abbiamo anche migliorato rispetto alla partenza della scorsa stagione”.
C’è un ragionamento tattico in corso su possibili cambiamenti. E’ una rosa da 433 questa o ci sta ripensando? “Questa è una rosa che può giocare con tanti sistemi di gioco, avere giocatori che possono giocare in diversi ruoli è un vantaggio. Il fatto del cambiamento può passare per una forma di debolezza o di intelligenza? Io faccio questo lavoro e devo capire, trovando le soluzioni. Se qualcosa non va cerco di modificarla, per me è un segnale di intelligenza e non di debolezza. Quando hai lavorato in un modo e non raccogli o cambi qualcosa nella testa degli altri o cambi qualcosa tu. Dipende sempre dal risultato il cambiamento. Cosa mi avreste detto prima della partita col Barcellona? Passavo per pazzo, poi mi avete dato del fenomeno. Chi non osa non sbaglia mai. Io mi prendo le mie responsabilità”.
Nzonzi e De Rossi possono coesistere? Sono state sbagliate le pressioni fatte contro l’Atalanta? “I due possono coesistere, l’hanno fatto e anche bene. Il fatto delle pressioni e del pressing: riguardatevi il gol che abbiamo preso quando Zapata ha rubato palla a Manolas. E’ stata fatta una pressione ottima in quella situazione, il difensore loro l’ha buttata in fallo laterale e Kostas era messo benissimo, invece ci abbiamo preso gol. Non tutte le aggressioni sono state fatte male, è la veemenza dell’aggressione. E’ mancata cattiveria agonistica, un’anima vera quando devi andare a fare la guerra”.