L’attaccante della Roma, Justin Kluivert, ha parlato di questo suo inizio di stagione.
Nel calcio il risultato è la cosa più importante? “Durante gli allenamenti con l’Ajax in partitella c’erano spesso sei gol. Alla Roma spesso ce ne sono solo due. Tutti vogliono vincere, tutti mantengono l’equilibrio in campo. Non che non all’Ajax non accadesse, ma era diverso”.
Hai raggiunto la Nazionale… grande risultato no? “Si, ma anche se fossi stato convocato per l’Under 21 avrei comunque risposto con piacere”.
Hai fatto solo due spezzoni di partite dall’inizio della stagione. “Voglio diventare un giocatore importante in questa stagione. Neanche io mi aspettavo di essere sempre titolare a questo punto. Voglio farlo crescendo. Sto imparando molto, cerco di abituarmi a giocare un calcio diverso il più rapidamente possibile”.
Come ti vedi nella Roma? “Non mi sento una seconda scelta, né una prima scelta. È un po’ una via di mezzo. Ma ho già notato che sto diventando più completo come calciatore. All’Ajax c’era molto di talento, con la Roma ci sono molti giocatori esperti e sul campo ci vengono richieste altre cose rispetto a quelle a cui ero abituato”.
Cosa c’è di diverso? “L’allenatore (Eusebio Di Franceso, ndr). Mi piace giocare un po ‘di più all’interno, più vicino alla punta. Senza palla devi rimanere compatto con il resto della squadra, mentre devi immediatamente allungarti appena prendi la palla. Ci lavoro duro, secondo me sto migliorando. Avrò successo, ne sono sicuro”.
Sei dispiaciuto che Strootman sia andato al Marsiglia? “Sì, Kevin ha giocato a Roma per cinque anni. Insieme a Rick (Karsdorp, ndr), mi ha parlato molto della città, del club. Siamo subito andati a cena con noi tre. L’adattamento è andato bene, credo. Pensavo che mi sarei perso molto di più ad Amsterdam. I primi mesi ho vissuto nell’hotel del centro tecnico, ora ho una casetta fuori Roma. Mia madre è lì, la vita italiana mi piace molto. Penso davvero di aver fatto la scelta giusta”.