(SKY) Una sconfitta e un giorno triste nel ricordo di Giorgio Rossi… “Andremo domani al funerale per fargli un saluto. E’ stato importante per tutta la Roma. Mi ha accudito come un nonno perché ero un ragazzino”.
Riusciamo a dare un senso a questo momento della Roma? “C’è il senso illogico di quando le cose vanno male. Sembra impossibile invertire le rotte, ma c’è la mia esperienza che mi fa pensare che da certi momenti siamo sempre usciti fuori. C’è tanto tempo e c’è l’obbligo morale di fare meglio di così”.
E’ meglio continuare con Di Francesco o voltare pagina? “E’ lo stesso che lo scorso anno ci ha portato in semifinale di Champions non vedo perché dovrebbe essere il colpevole. Per battere il Bologna ed il Chievo non serve Guardiola in panchina. Noi ci prendiamo le nostre responsabilità ed il mister dovrà valutare le sue. Quando le cose vanno male non si salva nessuno”.
(ROMA TV) A Giorgio Rossi avrebbe fatto piacere un altro regalo… “Non la buttiamo su di lui, non c’entra niente. Giorgio in questi momenti ci sosteneva come nessun altro, era una figura importante per noi. Oggi abbiamo fatto una partita che non pensavamo di fare, eravamo carichi. Il primo gol ci ha tagliato le gambe”.
Come mai un gol contro il Bologna uccide psicologicamente? “Siamo a settembre, per forza di cose si deve guardare questi errori e analizzarli, la stagione è ancora tutta nelle nostre mani ma non c’è da stare sereni, perché qualcosa non funziona. Dobbiamo cercare motivazioni tra di noi, guardandoci negli occhi”.
Tutti i cambi di Di Francesco sono basati sulla mancanza di fiducia tra di voi? “Forse sì, ma l’allenatore che deve fare? Se non vanno bene cambia, a me piacerebbe fare questo lavoro ma vedo che è difficile. Intestardirsi con la stessa formazione non sarebbe intelligente, cambiano tutti, anche il Bologna oggi. Non possiamo ridurre tutto quanto a questo. Dobbiamo prenderci responsabilità, i moduli vanno cambiati ma poi siamo sempre noi. Non ci sottraiamo di un centimetro dalle nostra responsabilità, il mister continua a fare il suo lavoro. A mio avviso sarebbe assurdo continuare in un determinato modo se le cose non vanno bene”.
Voi esperti farete qualcosa nello spogliatoio? “Facciamo di tutto ma per ora non sta funzionando. Ci si responsabilizza, non è che noi anziani siamo meno colpevoli. Ora non sta funzionando niente, ogni cosa sembra un tuffo nel vuoto. Sono sicuro che ne usciremo fuori, abbiamo due partite per forza da non sbagliare”.
(MIXED-ZONE) Sembra che la squadra si sia dimenticata tutto… “Non lo so, non condivido che abbiamo dimenticato lo scorso anno. Sarei un grande allenatore se sapessi dare della spiegazioni, ma non ne do. Facciamo le stesse cose che facevamo lo scorso anno, di sicuro qualcosa è peggiorato, così come tutto il gioco”.
Siete andati sotto il settore alla fine… “Applaudiamo lo sforzo di venire in trasferta, dopo essere venuti numerosi a Madrid. Anche nel momento negativo hanno confermato la loro presenza e la loro costanza, noi non possiamo che ringraziarli. Poi qualche insulto è normale che ce lo prendiamo, è normale ed è sempre stato così. Puntualmente siamo usciti fuori, questo gruppo dal punto di vista umano sta soffrendo tantissimo. Da mercoledì dobbiamo già dimostrare di invertire la rotta”.
La squadra ha fiducia nel lavoro del mister? “Sì, l’esempio più lampante che faccio è che intorno a gennaio, me lo ricordo che ero infortunato, si facevano gli stessi discorsi dopo aver perso tante partite. Sembrava una stagione da buttare, poi ci siamo tirati su con serate memorabili e un terzo posto raggiunto che era l’obiettivo. Se l’abbiamo fatto l’anno scorso pensiamo che è possibile farlo anche quest’anno”.
Fazio, Manolas e Cristante sembrano parenti dei giocatori dello scorso anno… “Non mi sembra dei vedere dei fulmini di guerra da nessuno nella squadra, me per primo. Quando una squadra fa 5 punti in 5 partire diventa riduttivo parlare di alcuni giocatori, stiamo parlando di un vizio di forma, questa squadra non riesce ad esprimersi come ha fatto per lunghi tratti l’anno scorso”.