La Roma va in gol in tutti modi. Venticinque reti complessive (con l’autogol di Icardi su colpo di testa di Manolas), tra campionato ed Europa League. Sabato contro il Napoli la squadra di Spalletti ha espresso la migliore qualità del gioco della stagione e ha realizzato tre gol. Primo successo in trasferta, dopo tre pareggi (compreso quello di Pilsen in Europa League) e due sconfitte. Luciano Spalletti al San Paolo ha una grande tradizione: quattro vittorie su quattro da allenatore della Roma. La doppietta di Dzeko e il sigillo finale di Salah confermano la varietà di soluzioni offensive dei giallorossi: il primo gol del bosniaco è stato segnato su un cross, il secondo di testa, quello dell’egiziano in contropiede. Dei venticinque gol stagionali fin qui realizzati dalla Roma, undici sono arrivati sugli sviluppi di palla inattiva. Basti pensare ai due gol di testa, di Salah con la Samp e Dzeko contro il Napoli: grandi meriti vanno a Florenzi, per le sue punizioni cariche di effetto. Sono state quelle le due uniche reti realizzate di testa in questo campionato.
I GOL DAGLI SCHEMI – La caratteristica della squadra di Spalletti è quella di costruire i gol. Quasi tutti vengono preparati, frutto di schemi provati in allenamento. La manovra offensiva prevede molte soluzioni, ma in questa stagione il terminale offensivo (Dzeko) ha molte occasioni in più rispetto alla passata stagione, quando era maggiore il numero di giocatori che si inseriva in area per il tiro. La Roma è di gran lunga la squadra che segna di più dentro l’area avversaria. Ben diciotto dei diciannove in campionato sono arrivati dai sedici metri. L’unica rete da fuori è stata di Dzeko, in occasione di Roma-Crotone: il 22 settembre il bosniaco realizzò il primo dei due gol personali con un pallonetto appena fuori area, su lancio al volo di Totti. Le conclusioni di Dzeko arrivano spesso al termine di schemi elaborati, con l’azione preparata dai compagni per cercare il centravanti appostato in area. Cinque gol sono arrivati su calci di rigore: tre realizzati da Perotti e due da Totti. Quattro volte su cinque i rigoristi hanno segnato entrando dalla panchina.
SEI MARCATORI – La Roma ha mandato in gol sei giocatori, dato in controtendenza rispetto agli ultimi due campionati, quando era la squadra con il maggior numero di realizzatori. Oltre al capocannoniere Dzeko (sette reti), ci sono Salah (quattro), Perotti (tre), Totti (due), Strootman ed El Shaarawy con uno ciascuno (il diciannovesimo gol, quello con l’Inter è, come detto, autogol di Icardi e non rete di Manolas). Ai diciannove gol in campionato vanno aggiunti i cinque in Europa League. Anche questi tutti, rigorosamente da dentro l’area. Ai sei marcatori in campionato si aggiunge Fazio, oltre a un’autorete. Se si considerano anche le partite internazionali la Roma ha una media di 2,4 gol a partita, di poco inferiore (2,37) se restiamo alle sole gare di campionato. La squadra di Spalletti è anche quella che manda in gol il maggior numero di giocatori partiti dalla panchina. E’ accaduto cinque volte, due ciascuno con Perotti e Totti, una con Dzeko. Al momento mancano i gol dei centrocampisti. De Rossi, Florenzi e Nainggolan sono ancora a secco, ma sono abituati ad avere medie importanti.