È arrivata ieri una doppia tegola per Luciano Spalletti, che dovrà rinunciare per una quindicina di giorni a Bruno Peres e Diego Perotti. Gli esami a cui si sono sottoposti il brasiliano e l’argentino, infatti, hanno dato l’esito che temevano a Trigoria: lesione di primo grado al muscolo pettineo destro per l’ex esterno del Torino; lesione sempre di primo grado, ma al bicipite femorale della coscia destra, per l’attaccante arrivato lo scorso gennaio dal Genoa. Entrambi, quindi, non saranno a disposizione per almeno tre partite: l’andata di Europa League contro l’Austria Vienna (giovedì sera all’Olimpico, arbitra il russo Bezborodov, diretta in chiaro anche su TV8, canale 8 del digitale terrestre), le sfida casalinga contro il Palermo e l’infrasettimanale (mercoledì 26 ottobre) a Reggio Emilia contro il Sassuolo. Forzando un po’ i tempi si potrebbe provare il recupero per Empoli, quattro giorni dopo, ma più verosimilmente rientreranno tra i convocati nella trasferta di Vienna (3 novembre) o per la gara contro il Bologna (6 novembre), l’ultima prima della sosta del campionato.
In attesa del ritorno di Ruediger (il 22 giocherà con la Primavera contro il Novara), l’assenza di Bruno Peres costringerà ancora una volta Spalletti ad arretrare Florenzi sulla linea dei difensori, togliendo un’alternativa dalla metà campo in su. L’assenza di Perotti, invece, potrebbe dare più spazio a Stefan El Shaarawy, che in questa stagione non è riuscito a dare continuità alle sue prestazioni, comunque inferiori a quelle dello scorso anno, oppure rilanciare Totti e Iturbe. Senza contare gli infortunati di lungo corso (Ruediger e Mario Rui) e i problemi di natura traumatica – Juan Jesus, Totti e Strootman, che ieri si è allenato da solo a Trigoria e dovrebbe essere a disposizione per il match con l’Austria Vienna – sono sei gli infortuni muscolari dall’inizio della stagione: era già toccato a Vermaelen (pubalgia), De Rossi, Nainggolan e Florenzi.