Di Francesco non è tipo che si sofferma sul calendario. Lo aveva fatto quest’estate al momento del sorteggio limitandosi a rimarcare come si attendesse «un inizio più soft». Normalmente, però, difficilmente ne torna a parlare. Tuttavia, al suo sguardo attento, prima della sosta non è passato inosservato il tour de force che attenderà la Roma sino al nuovo stop della serie A, previsto per metà novembre. «Dovremo farci trovare pronti», ha dichiarato nel post-gara di Empoli, consapevole che nel prossimo mese si avrà la reale percezione della stagione che attende la Roma. Si parte sabato alle ore 15 contro la Spal, poi spazio al match casalingo contro il Cska Mosca del 23 ottobre. Nemmeno il tempo di respirare e subito tre trasferte consecutive: due in campionato (Napoli e Fiorentina), l’altra in Champions (Cska Mosca, il 7 novembre), chiudendo il ciclo quattro giorni dopo all’Olimpico contro la Sampdoria. Sei gare in appena 22 giorni, una ogni 85 ore.
TORNA IL TURNOVER – In questa sosta, con i vertici del club a Boston da Pallotta, il tecnico abruzzese ha perso come al solito diversi nazionali ma è riuscito grazie al lavoro (al netto dell’ultimo weekend di riposo) a recuperare De Rossi, Kolarov e Pastore. Dipenderà dalla gestione che vorrà fare dei tre, il ritorno o meno già sabato nella lista dei convocati. Daniele, ad esempio, potrebbe aspettare qualche giorno in più, lasciar spazio a Cristante con la Spal per riprendersi il posto in Champions. Nei cicli con tante partite ravvicinate, normalmente Eusebio attua un turnover sostenuto. Anche perché il lavoro in campo, in quel periodo, sarà ridotto al minimo. Meglio quindi ruotare la rosa a disposizione, visto che i singoli saranno più stanchi e faticheranno a recuperare da un match all’altro o a smaltire in fretta anche il più banale degli acciacchi. In quest’ottica, oltre a Cristante, sperano sabato in una chance Schick, Perotti, Santon e Jesus. Più impegni e soprattutto più quotate le avversarie in campionato per la Roma che al momento, dando uno sguardo alla classifica, ha incontrato nelle prime 8 giornate le ultime cinque in graduatoria (Chievo, Frosinone, Empoli, Bologna e Atalanta). Ora invece, tolta la Spal, spazio alla seconda (Napoli), la quinta (Sampdoria) e la settima (Fiorentina). Senza contare l’andata e ritorno contro il Cska in Champions.
IL TREND – Paradossalmente i russi, vincendo contro il Real Madrid, hanno rimesso in gioco il primo posto nel girone ma sono diventati avversario da temere ai fini della qualificazione al prossimo turno. Normalmente la Roma ha un buon rapporto con le soste nel periodo tra settembre e ottobre. Dal 2013-14 al 2016-17 c’è stato addirittura l’en-plein: 8 vittorie su 8. Serie positiva terminata con il ko contro il Napoli dello scorso anno (0-1 all’ottava di campionato) e un pareggio nel torneo attuale (2-2 contro il Chievo alla quarta). Che poi, soffermandosi per un istante, è proprio il ruolino di marcia di Di Francesco con la Roma. Considerando la sospensione di Roma-Sampdoria durante la terza giornata della passata stagione, Eusebio da quando siede sulla panchina giallorossa deve ancora vincere una partita dopo le soste di settembre e ottobre. A rincuorarlo ci può essere la curiosità statistica che l’ultima sfida tra Napoli e Roma giocata a ottobre al San Paolo sorride ai giallorossi: 3-1 nel 2016. Prima di affrontare Ancelotti, però, ci sono Spal e Cska Mosca. Due gare fondamentali per il futuro.