«Chi pagherà di più per me, sarà peggio per loro». L’ironia di certo non manca a Matthijs de Ligt, astro del calcio olandese e al centro di una battaglia europea con tanti club a contendersi il cartellino del difensore dell’Ajax. Tra loro ci sono anche Roma e Juventus, con i giallorossi che possono contare sui buoni rapporti col procuratore Raiola che in estate già ha favorito l’arrivo da Amsterdam di Kluivert. Anche di questo Monchi ha parlato in queste ore nel summit a Boston con Pallotta. Un compito difficile, ma c’è la necessità di rinforzare il reparto con un grande nome. Il bilancio in miglioramento e le plusvalenze generate dalle cessioni di Nainggolan e Alisson potrebbero permettere un sacrificio in entrata. Ci vorrà però il miglior Monchi perché su de Ligt, classe ’99 e caratteristiche molto simili a Piqué, ci sono pure Barcellona e City.
«Chi scelgo? L’Ajax. A parte gli scherzi ora è periodo di nazionali, non si giocano altre partite e i giornali devono scrivere qualcosa. Sulle voci di mercato non posso farci nulla. Ora non voglio commentare i rumors», il messaggio diplomatico del difensore. Il ds dell’Ajax Overmars si è sbilanciato: «A gennaio non parte, ma a giugno c’è la possibilità». Non solo de Ligt. Nel summit sono emersi altri due temi: i rinnovi e il dopo Dzeko. Sul primo punto a premere maggiormente è la situazione Under. Il presidente dell’Altinordu, la squadra in cui Under è cresciuto prima di arrivare al Basaksehir avvisa: «Il Bayern sta osservando da vicino Cengiz, tutto quello che dirò è che potrebbe muoversi per un sacco di soldi». Magari gli stessi (50 milioni circa) che servono per de Ligt o che servirebbero per Piatek. La punta del Genoa potrebbe rappresentare il dopo Dzeko a meno che Schick non decida di riproporre alla Roma ciò che di buono sta facendo in nazionale. Per l’immediato piace anche Marin dello Standard Liegi.