Botte e risposte sulla costruzione del nuovo Stadio della Roma. Ha inaugurato il dibattito, stamattina, l’assessore all’urbanistica di Roma Capitale Paolo Berdini dicendo a proposito del famoso ‘interesse pubblico’: ““So che su alcuni progetti ci saranno comunque problemi, non tutti saranno accontentati dallo Stadio, ma a zero non posso arrivare perché esporrei l’intero Consiglio a una difficile causa risarcitoria. Resta il problema idrogeologico, lo sappiamo, però evitare lo scempio dei tre grattacieli non è poco: deve soprattutto passare la logica che non si fa urbanistica inventando opere che mi pago in cubatura, dev’essere chiaro che non c’è più un centimetro di spazio per queste cose. Se passa questo concetto abbiamo fatto un salto“.
Appena seguente la risposta di Michele Civita, assessore alle politiche di territorio e mobilità: “Se l’Assessore Berdini e la giunta di Roma Capitale ritengono – così come dichiarato – che non vi sia “il riconoscimento dell’interesse pubblico” sul nuovo stadio della Roma hanno nelle loro mani la possibilità, anzi il dovere, di fermare il complesso iter di verifica dei corposi progetti presentati, evitando spreco di tempo e di risorse pubbliche. Le continue e contraddittorie dichiarazioni producono solo polemiche e confusione. La Regione Lazio come è ovvio, ma in questo caso va sottolineato, opera solo sulla base degli atti formali che Roma Capitale trasmette”.