I bonifici alla Fondazione Eyu non sono l’unico legame tra Luca Parnasi e Francesco Bonifazi, il tesoriere del Pd già indagato per finanziamento illecito ai partiti: c’è anche una consulenza che Parsitalia, società del costruttore attualmente in liquidazione, ha affidato allo studio tributario BL, a cui Bonifazi presta la sua iniziale insieme a Federico Lovadina (altro avvocato della cerchia renziana) e di cui è partner anche Emanuele Boschi, fratello di Maria Elena (lei stessa lavora nello studio dopo la fine del mandato). La notizia è di Report, che nella puntata di domani trasmetterà un servizio sulla “Parnasi Connection”.
L’INCHIESTA della Procura della Capitale parte dal progetto dello stadio della Roma e ha portato lo scorso giugno all’arresto di Parnasi, proprietario di Eurnova che avrebbe dovuto costruire l’impianto (venerdì gli sono stati revocati i domiciliari). Nel mirino dei pm, però, sono finite anche le sue relazioni con esponenti della politica, tra cui Bonifazi: il tesoriere dem è indagato in un filone dell’inchiesta per due bonifici, da 100 e 50 mila euro, che la immobiliare Pentapigna srl (appartenente al gruppo) ha versato a cavallo delle ultime elezioni alla Fondazione Eyu, vicina al Pd, di cui lo stesso Bonifazi è presidente. Formalmente si trattava di un incarico per uno studio sul “rapporto degli italiani con il concetto di proprietà”. Ma gli inquirenti vogliono capire se la ricerca fosse in realtà uno strumento per finanziare il partito: anche perché, come rivelato dal Fatto, era già pronta la bozza di un secondo contratto (da altri 100 mila euro, stavolta per un lavoro sulla “ricettività turistica”), prima che scoppiasse lo scandalo.
ORA Report aggiunge altri tasselli. Il sindaco di Milano Beppe Sala spiega che fu Bonifazi a presentargli Parnasi, che versò 50 mila euro (tutto regolare in questo caso) per la sua campagna elettorale, “felice di contribuire” perché la sua famiglia è “storicamente vicina alla sinistra”. E poi c’è appunto la consulenza allo studio tributario di Bonifazi, Lovadina e Boschi: proprio il fratello dell’ex ministra sembra essere il legame con Parsitalia, visto che il liquidatore Roberto Mazzei conferma di non aver mai incontrato Bonifazi (che non ha mai seguito la pratica, come da lui spiegato) ma dice di conoscere Boschi. L’incarico, affidato nei primi mesi del 2018, riguarda un parere da presentare all’Agenzia delle entrate sulla convenienza di accettare l’accordo di ristrutturazione del debito: la cifra del compenso, 30 mila euro, non è stata ancora interamente incassata. Lo studio BL precisa che la consulenza è stata decisa dal liquidatore, “soggetto terzo ed estraneo alla compagnia”, anche se Mazzei non è proprio uno sconosciuto per Parnasi: vicino a Luigi Bisignani, è presidente della società Gwm Capital Management, nel cui cda siede anche Roberto Tamburrini, fratello dell’avvocato del costruttore.
LA CONSULENZA, i legami con Bonifazi e la vicinanza al Pd sono solo una piccola parte della rete. Nel servizio di Report , che ricostruisce l’inchiesta a partire dal progetto dello stadio, c’è spazio per i rapporti con la Lega (anche il tesoriere Giulio Centemero è indagato per lo stesso motivo) e per gli altri affari del gruppo. Tra questi, ad esempio, il business dei “pacchi” da rifilare alle casse previdenziali: l’Enpam, l’ente dei medici, nel 2013 ha fatto un investimento su un progetto del gruppo Parnasi da oltre 50 milioni di euro, che ad oggi si è svalutato fino a soli 700 mila euro, e poi un altro da 29 milioni sull’Ecovillage (nel Comune di Marino, alle porte della Capitale) che però è completamente fermo. Nelle intercettazioni si scopre che il costruttore stava provando a replicare lo stesso schema anche con la Cassa forense, grazie al rapporto col suo presidente Nunzio Luciano (candidato con Forza Italia alle Politiche).