Si accendono le luci della Champions e Roma si prepara a un’altra serata da bollino rosso. Massima allerta sul fronte dell’ordine pubblico per l’arrivo dei tifosi del Cska Mosca – squadra stasera avversaria della squadra di Di Francesco – visti i precedenti tra le due tifoserie e la presenza all’interno dei 1500 ospiti di un gruppetto considerato piuttosto pericoloso. Circa 200, descritti come un vero e proprio assembramento di combattenti, organizzati come dei militari pronti agli scontri. E già hanno fatto parlare di se nel settembre del 2014. quando ii bilancio del loro passaggio nella capitale raccontava di una guerriglia andata in scena dentro e fuori lo stadio: tredici steward e quattro agenti della polizia feriti, otto i daspo comminati (di cui tre internazionali), con otto arrestati (di cui sette russi e un sostenitore moscovita accoltellato all’addome sul Ponte Duca d’Aosta. Precedenti che creano molta apprensione, e per questo motivo sono stati mobilitati per l’evento ben mille agenti – già al lavoro da ieri per controllare le zone del centro e quelle adiacenti lo stadio – e 800 steward. impegnati stasera in un settore ospiti che si preannuncia molto caldo.
L’Uefa, che era stata già molto severa quattro anni fa, vigilerà con attenzione di una partita che condizionerà la regolare gestione del traffico cittadino. in una normale giornata di lavoro. Sono 42 mila gli spettatori previsti, e consiglio è quello di muoversi il prima possibile verso l’Olimpico, per evitare pericolosi assembramenti dell’ultima ora e contatti con la tifoseria avversaria. Saranno presidiate la zona del lungotevere davanti al River Bar, ritrovo dei sostenitori giallorossi, già teatro degli scontri del 2014, e piazza Mancini. Verrà controllata la vendita di alcolici, alcune strade saranno chiuse sin dal pomeriggio e controllata la raccolta dei tifosi del Cska a Villa Borghese.
L’apprensione di Di Francesco è ovviamente di altro tipo, ma comunque alta, visto che la sua Roma arriva da una sconfitta casalinga contra la Spal. Appesantita dal continuo calvario fisico di Pastore. Protagonisti sempre i guai muscolari ai polpacci. Stavolta e un risentimento al polpaccio destro a bloccare nuovamente l’argentino – sul cui rendimento cominciano a interrogarsi in tanti dentro Trigoria – appena rientro, contro la Spal, dopo che era stato fuori una ventina di giorni. Per l’attaccante è il terzo infortunio muscolare da quando è stato acquistato dal Psg e oltre a saltare la gara di stasera contro i russi, è in forte rischio per la trasferta di domenica prossima a Napoli. Oltre ad esser stato un equivoco tattico che ha fortemente condizionato l’avvio della stagione romanista, Pastore è adesso anche un enigma dal punto di vista fisico. Convocati invece De Rossi, Kolarov e Schick, che sabato scorso erano assenti per qualche acciacco fisico. Il tecnico si affiderà ai suoi veterani per battere i russi, ripartendo proprio dal capitano giallorosso, che sarà titolare accanto a Nzonzi.