Le squadre più ricche del pianeta con i proprietari del Medio Oriente, Paris Saint Germain e Manchester City hanno utilizzato decine di milioni di euro provenienti da accordi di sponsorizzazioni più che sospetti. I documenti provenienti da Football Leaks ed in possesso da Reuters Uno degli uomini più potenti del calcio Gianni Infantino, ha sostenuto il suo progetto di giustizia ed equilibrio nel calcio. In pubblico, l’amministratore del calcio mondiale promuoveva le regole per ridurre l’indebitamento delle squadra, impedire ai club super ricchi di dominare grazie alla loro potenza economica e creare uno sport più equilibrato.
Le indiscrezioni di Football Leaks In privato, invece, il buon Gianni mentre predica bene razzola molto molto male. Da un esame di migliaia di documenti in relazione agli affari dei club, come ha rilevato il Der Spiegel e gli altri giornali del gruppo EIC (European Investigative Collaborations) studiando i documenti di Football Leaks, è emerso che Infantino è stato coinvolto in prima persona in una negoziazione sottobanco con il board giudicante del Fair Play Finanziario e della UEFA per ammorbidire le posizioni di PSG e Manchester City a proposito dei conti e del bilancio, evitando alle due super-potenze sanzioni gravi e l’esclusione dalle competizione internazionali.
Il meccanismo Sempre dalle carte emerge che il “trucchetto” per permettere alle due squadre oggetto d’inchiesta di spendere e spandere a piacimento risale al 2014, quando venne permesso alle due squadre di accettare sponsorizzazioni gonfiate palesemente e totalmente oltre la soglia di valore stimata dagli esperti indipendenti assunti dalla UEFA. Questa se vogliamo è solo la conferma dei dubbi di milioni di appassionati e tifosi di calcio, dove anche i meno attenti hanno potuto capire che c’era qualcosa che non andava con gli affari, Neymar e Mbappe’ su tutti, delle due squadre.
La cosa che fino ad oggi non si sapeva è che il “capo supremo” del calcio mondiale potesse essere non solo a conoscenza di tutto questo ma promotore e burattinaio del tutto in prima persona, sempre secondo quanto emerso dalle ricerche sui documenti di Football Leaks.