Cinque gol in 10 partite non sono bastati. El Shaarawy è finito fuori dalle convocazioni di Mancini, che però lascia aperta la porta al Faraone e agli altri che sperano in una maglia azzurra come Belotti o Balotelli. «Non c’è nessun bocciato, né chi non è qui adesso, né chi era con noi in passato e adesso non c’è – ha dichiarato il ct – El Shaarawy è un caso lampante. Se continuerà a far bene, lui come altri, sicuramente sarà chiamato. Lo conosciamo bene, per questo fin qui non è stato convocato a vantaggio di chi non conoscevo e volevo vedere da vicino in allenamento. Belotti può fare molto di più. Può migliorare ancora e tornare a certi livelli: per lui vale lo stesso discorso, se continuerà a migliorare tornerà fra i convocati».
Mancini non dimentica i giovani: «Zaniolo ha bisogno di giocare e come tanti altri lo coinvolgeremo per conoscerlo meglio. Anche Tonali, Grifo e Sensi sono seguiti». La sua Nazionale ha iniziato la preparazione in vista della partita decisiva del girone di Nations League, sabato a Milano contro il Portogallo, e dell’amichevole contro gli Usa, in programma martedì prossimo a Genk, in Belgio. «Dobbiamo limare un po’ di errori e ripartire. Il primo posto del girone è un obiettivo difficilissimo. Di sicuro giocheremo sabato per riuscirci sperando poi che la Polonia pareggi con i portoghesi. Inoltre vogliamo fare una grande partita anche per ringraziare i tifosi che stanno accorrendo numerosi a San Siro». Infine sulle dimissioni di Ventura dal Chievo: «Mi dispiace perché speravo che potesse essere l’occasione per rilanciarsi»