Trentasei giorni per capire che 2019 sarà. Per la Roma e pure per noi. Nove partite in trentasei giorni, da sabato prossimo prossimo a Udine all’ultima partita (29 dicembre) di questo 2018 sul campo del Parma, ultima del girone d’andata. Un tour de force che ci darà una risposta definitiva sul ruolo che la squadra di Di Francesco potrà avere soprattutto in campionato dove i giallorossi sono chiamati a rincorrere uno di quei primi quattro posti che garantiscono la qualificazione alla prossima Champions League.
Obiettivo campionato Saranno sette le gare di campionato che la Roma dovrà affrontare in questo finale di anno, esattamente quelle che mancano per concludere un girone d’andata che fin qui non è stato all’altezza delle attese. Quattro si giocheranno in trasferta (Udinese, Cagliari, Juventus, Parma), tre all’Olimpico (Inter, Genoa e Sassuolo). Basta leggere i nomi delle avversarie per capire come il calendario si presenti piuttosto difficile per i giallorossi. Su tutte la trasferta nello stadio della Juventus dove la Roma non ha mai conquistato un punto, passando per la sfida casalinga contro l’Inter (con il ritorno di Nainggolan) molto importante in chiave qualificazione Champions, ma anche per le trasferte di Udine, Cagliari e Parma, campi dove servirà una Roma importante per poter tornare a casa con i tre punti. Di Francesco non è allenatore che fissa tabelle, ai suoi giocatori ha già detto che le gare dovranno essere affrontate una alla volta senza fare nessun tipo di calcolo. Certo è che l’obiettivo minimo per girare alla boa di metà campionato, sarà una quota tra i trentatrè e i trentacinque punti, puntando poi a un girone di ritorno più ricco nei numeri e nel gioco. Va infatti tenuto presente che nel passato campionato, l’Inter che si garantì il quarto posto nell’ultima giornata battendo e scavalcando la Lazio all’ultima giornata all’Olimpico, totalizzò settantadue punti. È molto probabile che pure quest’anno occorreranno altrettanti o quasi punti per poter brindare a una nuova qualificazione Champions.
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