[…] Idee di base di Monchi: «Meno intermediari sono coinvolti, meno sono i costi. L’abilità più importante per un d.s. è essere pratici, perché non c’è tempo da perdere. Bisogna essere sempre raggiungibili, saper comunicare con chiunque si occupi dell’area “scouting” e soprattutto saper delegare. Di fatto, il lavoro di un direttore sportivo è un lavoro di squadra, bisogna saperlo se si vuole arrivare al top». Io, poi, non mi ritengo un negoziatore; bisogna essere molto più freddi. La mia strategia è avere più opzioni: se per esempio cerco una squadra sa che mi piace un portiere valutato tra i 7 e i 10 milioni, magari me ne chiedono 15. Ecco che è importante avere subito un piano B, ma non solo: bisogna avere una lista di alternative la più lunga possibile. Corollario: «È importantissimo che tutte le parti siano soddisfatte. Perché poi tutto torna: non bisogna mai approfittarsi della controparte ma lasciarsi sempre nel migliore dei modi. I benefici si coglieranno nel tempo».
[…] Ad esempio un ritorno in pista di Adrien Rabiot […] Monchi sa bene che Barcellona e Juventus (in modo più defilato anche l’Inter) sono da tempo sull’obiettivo […]. Il problema è che il giocatore – in modesti rapporti con il tecnico Tuchel – è in scadenza di contratto e non chiede neppure il rinnovo, anche se la proprietà araba lo stima tantissimo ed è pronto a ricoprirlo d’oro. […] Sempre per il centrocampo, oltre a van de Beek (Ajax), piace anche Ozyakup del Besiktas, mentre Coric potrebbe andare in prestito a Parma o Udinese. sempre sul fronte uscite, c’è da risolvere anche la questione Karsdorp, mentre Perotti interessa il Villarreal, ma l’argentino non intende muoversi. Chi invece potrebbe farlo e il giovane difensore francese Bianda, che potrebbe andare in prestito a una tra Verona, Crotone e Benevento.
[…] Sul fronte uscite i media turchi segnalino come Emery straveda per Under (che comunque vuole rinnovare con clausola) e che quindi l’Arsenal sia pronto all’affondo per 50 milioni. […]